Standing in front of the Little Lane Coffee Company cafe

Senso di appartenenza, caffè e perseveranza: una chiacchierata con Little Lane Coffee Co.

Sicuramente a molti di noi capita di ritrovarsi a sognare ad occhi aperti di creare la propria azienda mentre, seduti in ufficio a guardare fuori dalla finestra, ponderano scenari che possano giustificare l'ennesima pausa caffè. Non tutti hanno il coraggio di cambiare vita e di trasformare questo sogno in realtà. Jennifer e Graham ci sono riusciti. 

Originaria di Limerick (Irlanda), Jennifer lavorava nel retail banking e negli investimenti. Il suo socio di Dublino, Graham, lavorava con grandi aziende nel settore dei beni di largo consumo. Tutto apparentemente fantastico. Utilizzando un'idea nata durante gli studi universitari di Jennifer, i due hanno deciso di aprire un negozio di caffè differente. 

Volevano concentrarsi su una sola cosa ed essere i migliori. Il loro negozio Little Lane Coffee Co. è aperto da oltre 2 anni e offre diversi tipi di tostatura e prodotti irlandesi dei titolari delle piccole imprese locali vicine, promuovendo così la comunità. 

Abbiamo deciso di fare una chiacchierata con i due intenditori di caffè irlandesi per avere la loro opinione sugli affari, sul "babyccino" e non solo. Ecco come è andata. 

Cosa amate del vostro lavoro? 

«Ovviamente, il caffè è una parte vitale della nostra attività e passiamo molto tempo a garantire che la qualità sia la migliore possibile. Tuttavia, ci teniamo anche a coltivare questo senso di appartenenza della nostra comunità, le interazioni umane, facendo sentire le persone benvenute e portando un po' di gioia nella loro giornata. Probabilmente vediamo più di 200 persone al giorno. Ma per alcune di queste persone investiamo qualche secondo in più per chiedere "Come va?". Non sai mai se potresti essere l'unica persona con cui hanno parlato quel giorno, quella settimana o quel mese. È davvero gratificante vedere che a qualcuno piace quello che abbiamo creato. Ripaga tutte le difficoltà che abbiamo attraversato per arrivare qui.» 

Come siete riusciti a sopravvivere durante il lockdown?   

«È stato molto difficile per noi e per tante aziende come noi. È stato come se i primi 18 mesi della nostra attività fossero stati cancellati e avessimo dovuto ripartire da zero, solo che ora avevamo a disposizione una settimana o poco più. Abbiamo dovuto ricostruire completamente la nostra attività dall'oggi al domani. Ma noi siamo determinati e non vogliamo che la nostra attività fallisca. Siamo passati a un modello completamente da asporto, ci siamo adeguati alle linee guida COVID e abbiamo sviluppato una presenza online più forte e coinvolgente attraverso i social media e il nostro negozio online.»

Parlateci dei vostri clienti e del tipo di relazione che avete con loro 

«Abbiamo clienti di tutti i tipi. Con il tempo, impari a conoscere le stesse facce sorridenti e amichevoli che ti salutano ogni mattina. Ci sono delle persone che ti cambiano davvero la giornata. C'è una bellissima coppia che viene da noi fin da quando abbiamo aperto. Lei era incinta quando sono venuti per la prima volta nel nostro negozio. Adesso, durante i fine settimana, anche la loro bambina viene spesso a bere un "babyccino".»

In che modo SumUp vi ha aiutato nella gestione di una piccola impresa?

«La maggior parte delle altre aziende ha commissioni differenziate. La tariffa flat di SumUp ci consente di crescere senza limitazioni. I versamenti sono sempre stati corretti e puntuali e molti clienti apprezzano l'aspetto lineare, ordinato, moderno e compatto del lettore di carte Air. I clienti approvano anche i metodi di pagamento che possono essere utilizzati con il lettore.»  

Quale consiglio dareste a qualcuno che avvia un'attività commerciale?

«Non abbiate paura di correre un rischio 

Adattatevi ai tempi e alle tecnologie 

Cercate di capire le persone che vi circondano 

Tenete d'occhio le ultime tendenze 

C'è sempre un modo, devi solo trovarlo.»

Vuoi semplificare la tua attività? Dai un'occhiata ai nostri lettori di carte e agli strumenti per le aziende.

Anna Marie Allgaier