Come aprire una dark kitchen: cosa sono, requisiti e costi

Ami la cucina e ti piacerebbe avviare una tua attività nel settore della ristorazione? Cerchi informazioni su come aprire una dark kitchen?

Niente paura, siamo qui per fare finalmente luce su questa nuova avventura imprenditoriale.

Sebbene l'iter per avviare una dark kitchen sia simile a quello richiesto per aprire un ristorante, esistono profonde differenze tra queste due realtà. Esiste, infatti, un velo di mistero che circonda queste cucine invisibili agli occhi dei clienti, ma in grado di sfornare piatti incredibili.

In questa guida, ti spiegheremo tutto quello che devi sapere per aprire una dark kitchen. Dai costi iniziali agli step da seguire, scoprirai come entrare in questo affascinante mondo culinario.

Pronto a trasformare la tua passione in una realtà imprenditoriale di successo? Buona lettura!

Cosa sono le dark kitchen?

Prima di spiegarti come aprire una dark kitchen, cerchiamo di chiarire di cosa stiamo parlando esattamente. Molti, infatti, ancora si chiedono: cosa sono le dark kitchen?

Le dark kitchen, o cucine nascoste, sono un concetto nuovo e affascinante nell'industria della ristorazione. A differenza dei tradizionali ristoranti, le dark kitchen non dispongono di una sala da pranzo fisica in cui accogliere i clienti. Lo spazio è dedicato interamente alla cucina, nella quale vengono preparati esclusivamente cibi d'asporto.

Il funzionamento delle dark kitchen è molto semplice. Gli chef preparano i piatti in base agli ordini ricevuti tramite app di food delivery o servizi di consegna dedicati. I rider si occupano quindi di recapitare direttamente i pasti ai clienti.

Sebbene le prime dark kitchen abbiano fatto la loro comparsa in Italia nel 2016, il vero boom è arrivato durante i mesi di massima emergenza da Covid-19. Non a caso, proprio nello stesso periodo sono cresciute di popolarità le piattaforme di delivery, come UberEats, Just Eat e Deliveroo.

Da allora, le dark kitchen hanno catturato l'interesse di numerosi giovani imprenditori. La mancanza di spazi di ristorazione fisici e di personale di sala, infatti, le rende l'opzione ideale per chi desidera entrare nel mondo della ristorazione anche con budget limitati.

Le dark kitchen rappresentano oggi un modello di business di successo, che punta sulla qualità del cibo e sulla comodità per i clienti. Vuoi cogliere anche te questa interessante opportunità? Continua allora la lettura per scoprire come aprire una dark kitchen e sfruttare questa tendenza imprenditoriale!

Cosa serve per aprire una dark kitchen: requisiti e consigli 

Prima di spiegarti come aprire una dark kitchen, vediamo insieme cosa serve per entrare in questo settore. Innanzitutto, devi possedere alcuni importanti requisiti morali e professionali, simili a quelli necessari per aprire una gastronomia.

Tra questi, i principali sono:

  • Onorabilità: non puoi avviare un'attività se sei stato dichiarato dalla legge come delinquente abituale o hai condanne che prevedono detenzione superiore a tre anni

  • Maggiore età e residenza in Italia: anche per aprire una dark kitchen, è necessario essere maggiorenni e residenti in Italia 

  • Corso SAB (Sicurezza Alimentare e Igiene degli Alimenti): in molte situazioni, il completamento di questo corso è obbligatorio. Tuttavia, se hai lavorato come dipendente nel settore della ristorazione per almeno due anni negli ultimi cinque anni o possiedi un diploma di scuola alberghiera, il corso SAB diventa facoltativo

  • Corso HACCP: il completamento del corso HACCP è spesso richiesto per garantire la sicurezza alimentare e l'igiene degli alimenti

Altro requisito fondamentale per aprire una dark kitchen è formare un team competente e dedicato. Oltre agli chef, dovrai assumere diversi rider e picker. I rider si occupano della consegna dei pasti ai clienti, mentre i picker preparano i piatti per il trasporto in modo efficiente. Potresti anche considerare di assumere personale addetto alla comunicazione e alla gestione degli ordini.

Infine, seppur non obbligatorio, ti consigliamo di affiliarti a un sistema di delivery consolidato. La collaborazione con queste piattaforme di consegna, infatti, può ampliare notevolmente la tua visibilità e aumentare il volume di ordini, contribuendo al successo del tuo business.

Come aprire una dark kitchen: iter burocratico 

Possiedi tutti i requisiti professionali e pratici richiesti e ti stai chiedendo come aprire una dark kitchen da zero? In questo caso, vediamo insieme cosa devi fare in concreto per avviare la tua attività.

L'iter burocratico da seguire è simile a quello richiesto per aprire un bar, in quanto dovrai:

  1. Aprire la partita IVA: il primo passo essenziale per avviare qualsiasi attività commerciale è l'apertura della Partita IVA. Essendo le dark kitchen considerate "attività di ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto", ti suggeriamo il codice Ateco 56.10.2 

  2. Iscriverti al Registro delle Imprese: è necessario iscrivere la tua impresa al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio del territorio di competenza, fornendo tutti i dati e documenti richiesti

  3. Aprire le posizioni INPS e INAIL: aprire le posizioni presso l'INPS e l'INAIL è fondamentale per assicurarti di essere in regola con i contributi previdenziali e assicurativi per te e il tuo eventuale personale

  4. Inviare la SCIA al Comune: la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) è un documento indispensabile per informare l'amministrazione comunale dell'avvio della tua attività

  5. Ottenere l'agibilità del locale: prima di aprire la tua dark kitchen, verifica che il tuo locale sia idoneo e rispetti tutte le normative vigenti

  6. Soddisfare le norme igienico-sanitarie: la vendita di alimenti richiede il rigoroso rispetto delle normative sanitarie per garantire la sicurezza dei consumatori

  7. Ottenere l'autorizzazione per l'esposizione dell'insegna: se prevedi di installare un'insegna esterna, dovrai ottenere un'apposita autorizzazione dal Comune. Questo passaggio è importante per personalizzare il tuo locale

  8. Superare i sopralluoghi da parte dell'ASL e dei Vigili del Fuoco: i sopralluoghi da parte dell'Azienda Sanitaria Locale e dei Vigili del Fuoco sono necessari per verificare che la tua dark kitchen rispetti tutte le norme di sicurezza e igiene

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Come aprire una dark kitchen: costi 

Aprire una dark kitchen, come ti abbiamo accennato, rappresenta un'opzione interessante se hai poco budget a disposizione. I costi di avvio, infatti, sono simili a quelli richiesti per aprire una paninoteca, aggirandosi tra i 30.000 e i 100.000 euro

La mancanza di una sala interna rappresenta la principale motivazione della spesa ridotta rispetto a un ristorante tradizionale.

Eccoti le principali voci di spesa per l'apertura di una dark kitchen:

  • Acquisto o affitto del locale: nonostante il locale possa essere più piccolo rispetto a un ristorante tradizionale, la scelta della posizione e delle dimensioni influirà molto sui costi

  • Attrezzatura professionale: dovrai investire in elettrodomestici per la cucina, come fornelli industriali, forni, frigoriferi e attrezzatura per la preparazione dei cibi

  • Personale: anche se il personale di sala non è richiesto, dovrai assumere cuochi, rider e, se necessario, personale amministrativo

  • Stock iniziale: dovrai acquistare ingredienti di alta qualità per la preparazione dei tuoi piatti

  • Costi di consegna: se ti appoggi a servizi di delivery come Just Eat o Deliveroo, dovrai considerare i costi associati all'affiliazione. Non dimenticare poi le spese per l'acquisto di contenitori, posate e sacchetti per la consegna a domicilio 

  • Marketing e promozione: la pubblicità e il marketing sono cruciali per far conoscere la tua dark kitchen al pubblico e acquisire clienti

Se nonostante i costi ridotti hai bisogno di un aiuto per aprire una dark kitchen, niente paura. Esistono diverse opportunità di finanziamento a fondo perduto e agevolazioni che possono aiutarti. 

Ad esempio, richiedendo il "Bonus Ristoranti, Pasticcerie e Gelaterie 2023", puoi ricevere un sostegno economico per l'acquisto di macchinari professionali e beni strumentali. Oppure, se sei un giovane imprenditore e vuoi avviare la tua attività nel Mezzogiorno o nel Centro Italia, potresti aver diritto ai fondi previsti dal bando "Resto Al Sud".

Come aprire una dark kitchen in franchising 

Vuoi ridurre ulteriormente i costi iniziali o hai bisogno di supporto per avviare la tua attività? Aprire una dark kitchen in franchising potrebbe essere allora la soluzione migliore per te. In questo caso, infatti, i costi di avvio partono da circa 5.000€.

L'apertura in franchising offre importanti vantaggi significativi, sia a livello economico che organizzativo. Innanzitutto, ti permette di avere accesso a una catena già affermata e conosciuta, in grado di attirare una clientela fidelizzata. Inoltre, il franchisor fornisce un supporto costante, aiutandoti nella formazione del personale e nell'allestimento del tuo locale. 

Tuttavia, aprire una dark kitchen in franchising comporta spesso il pagamento di una fee d'ingresso e di royalties periodiche. Inoltre, appoggiandoti a un franchisor, dovrai rispettare la sua politica interna, rinunciando parzialmente alla tua libertà imprenditoriale. 

Esattamente come per chi sceglie di aprire una pasticceria, anche nel settore delle dark kitchen esistono numerose opzioni di franchising. Due esempi piuttosto popolari nel settore sono Todoss, specializzato in cucina messicana, e Pokerì, incentrato invece sulla preparazione di pokè.

Come aprire una dark kitchen: le conclusioni

Aprire una dark kitchen è sicuramente un'opportunità entusiasmante nel mondo della ristorazione e del food delivery. Grazie alla popolarità delle piattaforme di consegna a domicilio, infatti, questo settore offre un potenziale imprenditoriale straordinario.

Che tu sia un cuoco appassionato o un imprenditore alle prime armi, ora sai tutto su come aprire una dark kitchen. Siamo sicuri che, con la giusta pianificazione e tanta passione, trasformerai la tua idea in una realtà di successo. Buona fortuna!

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SumUp Team