Cuoche Combattenti: storia di rinascita e imprenditoria per combattere la violenza di genere.
In occasione della festa della Donna, abbiamo voluto celebrare la storia di Nicoletta e delle sue Cuoche Combattenti, un progetto di imprenditoria sociale di Palermo che combatte la violenza di genere.
Crediamo che una storia come la sua possa mandare un messaggio importante, e ancora più importante è farlo in una giornata in cui le donne sono protagoniste.
L’amore è un’altra cosa.
Queste Cuoche (e) Combattenti sono donne che hanno avuto la forza di ascoltarsi, di capirsi e di rinascere, scegliendo di non essere più vittime, ma combattenti. L'hanno fatto rimettendosi in gioco, imparando un nuovo mestiere, che è diventato una passione.
Cuoche Combattenti è un laboratorio alimentare che produce conserve e pasticceria da forno con prodotti biologici a km 0, mirato anche alla valorizzazione della cultura e del territorio.
Combattenti perché combattono la loro battaglia utilizzando l’arma più forte, la parola. La bellezza delle loro creazioni sta infatti proprio nelle etichette, ognuna delle quali ha stampato un messaggio, come «amati come sei», oppure «chi ti ama ti vuole felice» e via dicendo.
Cuoche Combattenti nasce da una donna che «ce l’ha fatta» e che ha scelto e continua a sensibilizzare un tema molto importante nel suo lavoro di tutti i giorni. Questi vasetti non racchiudono solo confettura, ma racchiudono solidarietà e forza, femminile.
«Possono sembrare forse frasi un po’ banali, ma questi vasetti passano per le mani di donne che si sono trovate in una situazione di violenza psicologica, e mirano a risvegliare in loro delle riflessioni sulla loro condizione. Raccontano una storia di rinascita e libertà, e io racconto la mia: si può uscire, si può fare».
Dalla rinascita all’auto impresa.
Durante il suo percorso al centro antiviolenza, Nicoletta ha iniziato un tirocinio formativo che le ha permesso poi di lavorare presso un’azienda che produce dolcetti, un lavoro di cui si è follemente innamorata, al punto da spingersi ad avviare un progetto imprenditoriale.
«Avevo necessità di ripartire, di rinascere e garantirmi un reddito».
Sono molte infatti le donne che al centro antiviolenza seguono un percorso formativo dove hanno modo di scoprire le proprie capacità, imparare un mestiere e perché no, iniziare un progetto un po’ più grande, come è successo a Nicoletta.
«Altre due donne che hanno fatto il mio stesso percorso hanno aperto due imprese. E tre persone che si sono salvate, per me non è poco».
Il centro accompagna poi Nicoletta all’auto impresa con diversi finanziamenti e un vero e proprio business plan per lanciare quello che diventerà poi il laboratorio alimentare di Cuoche Combattenti.
Un lavoro durato parecchio, una mano importante, «ma il grande l’ho fatto io», ci racconta. Il laboratorio ha aperto a settembre 2019.
Un pubblico solidale, emotivo ed etico.
Prima dell’apertura, Nicoletta si era già mossa sui social, creando la pagina di Cuoche Combattenti, dove followers e clienti hanno accolto con grande entusiasmo l’iniziativa. Quando hanno aperto, il negozio era pieno di gente tanto da riempire anche la piazza davanti.
Durante la pandemia hanno sviluppato l’e-commerce, per cui ora oltre alle solite faccende si aggiungono email da controllare e ordini da preparare. Vendono in tutta Italia e un po’ anche all’estero, con il progetto di tradurre in inglese i messaggi delle loro etichette.
Abbiamo conosciuto Nicoletta come cliente SumUp.
Nicoletta è una nostra cliente, e proprio grazie a questo abbiamo avuto il piacere di conoscere la sua storia. Della sua esperienza con i nostri lettori ci racconta quanto accettare pagamenti con carta sia per lei fondamentale e di come abbia fatto in modo di dotarsi del nostro POS già da prima dell'apertura, temendo di perdere vendite.
«Avrei potuto prendere quello della mia banca ma aveva costi fissi mensili e non sapevo se il gioco valesse la candela, quindi non volevo rischiare. Non sapevo quanto utilizzo ne avrei fatto, con questo lockdown avrei pagato mesi a vuoto».
Per chi pensa di aprire un’attività: «puntate sulla rete».
Per Nicoletta fare rete è davvero importante se si vuole aprire un’attività. Significa allargare le conoscenze tramite social, eventi, centri. Questo per lei è stato il trampolino, trovare chi facesse le scatole, i barattoli. Senza dimenticare gli aiuti economici.
Il suo successo è quello di essere riuscita ad aprire questo laboratorio. Cuoche Combattenti è un successo collettivo e nasce per e grazie alla rete. Il suo consiglio è quello di non fare mai nulla da soli, «è difficile ed è l’unione di tante persone che unisce le forze».
A Cuoche Combattenti c’è sempre una possibilità, tirocini, assunzioni, borse lavoro. Per ora sono solo 4, ma vorrebbero essere di più. Accogliere? Sempre.
«Questo progetto mi sta dando grandissime soddisfazioni di cuore e mi torna indietro tanto amore e..non finisce mai! Sono molto contenta di tessere relazioni nuove e sono contenta di aver conosciuto anche voi».
Per questa festa della Donna, siamo ancora più felici e orgogliosi di essere la soluzione di pagamento di Cuoche Combattenti e anche noi di SumUp condividiamo il messaggio delle nostre Cuoche: no alla violenza, di qualsiasi genere.