Tutti i bonus a fondo perduto contenuti nel Decreto Sostegni
Il Decreto Sostegni 2022 convertito in legge il 28 marzo del 2022 contiene disposizioni di sicuro interesse per tutte le attività economiche operanti in Italia. Le misure hanno l’obiettivo di continuare anche quest’anno a dare un sostegno alle attività che hanno subito un danno economico a seguito delle chiusure imposte per via dell’emergenza sanitaria.
A differenza dei suoi “corrispettivi” (Il Decreto Ristori e il Decreto Ristori Bis) del 2020 a opera del governo Conte, il Decreto Sostegni 2022 non identifica solo determinati settori economici o aree geografiche particolarmente colpite dalla pandemia (zone rosse) come beneficiarie del bonus, né si rivolge a quasi tutte le attività economiche, come previsto nel 2021.
Nel 2022 gli aiuti sono specifici e interessano solo le attività che per ultime sono state autorizzate a riaprire.
Cosa prevede il Decreto Sostegni 2022
Attività di commercio al dettaglio
Settore ristorazione
Moda e tessile
Lavoratori autonomi
Discoteche, sale da ballo, night club
Società e associazioni sportive
Decreto Sostegni ter 2022: cos’altro prevede
Bonus a fondo perduto Decreto Sostegni 2022: le conclusioni
Cosa prevede il Decreto Sostegni 2022
I sostegni a pioggia che hanno interessato quasi tutti i settori economici nel 2020 sono quindi un lontano ricordo. Il nuovo pacchetto di aiuti si rivolge a specifiche attività tra cui:
Attività di commercio al dettaglio (massimo fatturato 2 milioni di euro)
Attività operanti nella ristorazione, nell’hotellerie, nel catering
Aziende nel settore del commercio di prodotti tessili
Discoteche, sale da ballo, night club
Società e associazioni sportive
A queste si aggiunge un incentivo specifico per i lavoratori autonomi titolari di partita IVA contenuto nella legge di Bilancio del 2021 e valido per tre anni fino al 2023. Si tratta dell’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) rivolta a coloro iscritti alla Gestione Separata INPS.
Analizziamo quindi caso per caso le principali misure esistenti, i requisiti, la natura delle agevolazioni e come richiederle:
Attività di commercio al dettaglio
Per il 2022 sono stati messi stanziati 200 milioni di euro elargiti secondo la modalità “fondo perduto” a tutte le attività che come attività prevalente si occupano di commercio al dettaglio individuate nella tabella dei ATECO di riferimento dal 47.19 al 47.9.
L’attività deve avere ricavi inferiori ai 2 milioni di euro e dimostrare di aver subito un calo del fatturato nell’anno 2021 superiore al 30% rispetto all’anno 2019.
Per capire l’esatto ammontare del contributo dovrai calcolare la differenza dei ricavi generati tra il 2019 e il 2021. Qualora la differenza non sia superiore a 400.000 euro, allora hai diritto al 60% del ricavo non generato.
La percentuale scende al 50% nel caso la differenza sia compresa tra 400.000 euro e 1.000.000 e scende ulteriormente al 40% se la differenza di ricavi è compresa tra 1.000.000 e 2.000.000.
Settore ristorazione
Se gestisci un’attività nel settore della ristorazione (bar, ristoranti o servizi di catering) puoi richiedere un contributo a fondo perduto anche nel 2022. In questo caso la più recente disposizione a cui fare riferimento è il decreto del 29 aprile 2022.
La dotazione finanziaria, pari a 10 milioni di euro, si rivolge alle sole attività che hanno già usufruito del bonus ristori contenuto nel decreto sostegni-bis del 2021. I codici ATECO interessati sono:
56.10 - Ristoranti
56.21 - Catering
56.30 - Bar
La domanda, da presentare utilizzando lo sportello telematico dell’Agenzia delle Entrate, qualora venga accolta, permette di ricevere un sussidio di entità variabile a seconda del numero delle imprese beneficiarie. L’importo verrà accreditato direttamente sul conto corrente segnalato in sede di presentazione dell’istanza.
Moda e tessile
Nuovi bonus e contributi a fondo perduto sono previsti anche per le attività di commercio al dettaglio nel settore della moda e del tessile. In questo caso il decreto a cui fare riferimento è stato pubblicato il 24 marzo 2022. La dotazione finanziaria è di 200 milioni di euro e i principali requisiti per accedere al contributo a fondo perduto sono:
Dimostrare ricavi inferiori a 2 milioni di euro
Aver subito un calo del fatturato nel 2021 superiore al 30% rispetto al 2019
Possono accedere al contributo le attività con Codice ATECO dal 47.51.10 al 47.79 relative al commercio al dettaglio di abbigliamento (anche di seconda mano), articoli sportivi, tappeti, biancheria.
La domanda può essere presentata mediante procedura telematica presente sul portale del MISE. Per l’accesso alla pagina personale è necessario essere in possesso della Carta Nazionale dei Servizi e di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC).
L’importo erogato è calcolato sulla base della differenza di fatturato generata tra il 2019 e il 2021. Una volta ottenuta la differenza il bonus a fondo perduto ricevuto è pari al 60% del calo del fatturato subito a condizione che questo non superi i 400.000 euro. La percentuale scende al 50% nel caso la differenza sia compresa tra 400.000 euro e 1.000.000 e scende ulteriormente al 40% per differenza di ricavi compresi tra 1.000.000 e 2.000.000.
Lavoratori autonomi
L’indennità ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) si rivolge ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS. Come anticipato nell’introduzione, questa indennità è contenuta nella legge di Bilancio 2021 ed è possibile richiederla per il triennio 2021 - 2023.
Il primo aspetto da segnalare è che è possibile accedere al contributo una sola volta. Il contributo viene poi erogato per sei mesi. L’importo erogato copre il 25% dell’ultimo reddito dichiarato come lavoratore autonomo e non è valido ai fini della formazione del reddito.
Per fare un esempio, se hai dichiarato un reddito di 5.000 euro, questo verrà diviso per 2. Il risultato: 2.500 euro, verrà poi moltiplicato per il 25% e il totale ottenuto, 625 euro, verrà erogato ogni mese per i successivi sei mesi. Il minimo importo mensile erogabile è di 254,75 euro, il massimo è di 815 euro.
È bene sapere che richiedere il contributo implica il doversi poi iscrivere ai percorsi di aggiornamento professionale. Questi ultimi generalmente vengono pubblicati sui portali delle regioni. Il consiglio è di verificare a cadenza regolare la presenza di corsi conformi alla professione svolta. Il diritto all’indennità decade in caso di:
Chiusura della partita IVA
Titolarità di un trattamento pensionistico (o altre forme previdenziali)
Percezione del reddito di cittadinanza
La domanda dev’essere presentata in via telematica collegandosi al servizio online dell’INPS, oppure utilizzando il servizio telefonico messi a disposizione dall’ente.
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Discoteche, sale da ballo, night club
Il Decreto Sostegni 2022 prevede anche un contributo a fondo perduto riservato ad attività quali discoteche, sale da ballo, night club e simili che, come noto, sono state tra le ultime a riaprire. Il codice ATECO di riferimento è il 93.29.10. Il contributo spettante è di 22.002 euro. I requisiti per accedere al sussidio sono:
Essere titolari di partita IVA
Dimostrare che l’attività è stata chiusa per via delle restrizioni anti Covid
La domanda dev’essere presentata utilizzando il canale telematico dell’Agenzia delle Entrate. Durante la fase di compilazione della domanda bisogna inserire informazioni quali:
Codice fiscale
Dichiarazione di aver aperto la P.IVA antecedentemente al 27 gennaio 2022
IBAN per l’accredito del contributo
Società e associazioni sportive
Per quanto riguarda le associazioni e le società sportive, il Decreto Sostegni ha previsto una dotazione finanziaria di 53 milioni di euro che verrà divisa tra i richiedenti nel 2022. Le associazioni sportive per accedere ai contributi devono essere regolarmente iscritte al Registro Nazionale delle Associazioni e delle Società Sportive e devono essere incaricate della gestione di un impianto sportivo. Inoltre:
Il numero di tesserati minimo dev’essere pari a 200 unità
Devono essere dimostrate spese per almeno 4 tecnici per un ammontare minimo complessivo di 10.000 euro
Il fondo perduto ricevuto può essere utilizzato esclusivamente per interventi volti a migliorare la struttura sportiva. I beneficiari, a seconda dello sport possono ricevere un contributo variabile da 15.000 a 30.000 euro. La domanda va presentata in modalità telematica direttamente dalla Federazione Sportiva.
Decreto Sostegni ter 2022: cos’altro prevede
Invitiamo a consultare tutte le novità contenute nel Decreto Sostegni. Non tutti gli aiuti infatti sono sotto forma di fondo perduto ma sono previsti anche esoneri contributivi e altre forme di sostegno alle imprese. Ad esempio:
È riconosciuto un credito d’imposta per tutte le imprese energivore che dimostrano di aver avuto incrementi superiori al 30% del costo dell’energia. In questo caso è possibile richiedere un credito d’imposta pari al 20% dei costi in più sostenuti.
I soggetti interessati possono richiedere di sospendere in via temporanea i costi per l’ammortamento delle immobilizzazioni sia materiali che immateriali
Bonus a fondo perduto Decreto Sostegni 2022: le conclusioni
Anche nel 2022 lo Stato italiano si è impegnato a garantire un adeguato sostegno alle attività economiche e ai lavoratori autonomi che hanno subito cali di fatturato nel 2020 e nel 2021 a causa del Covid-19.
Come abbiamo visto in questo approfondimento, le risorse stanziate sono per lo più sotto forma di fondo perduto e permettono almeno in parte di recuperare i mancati introiti. Non mancano infine alcuni provvedimenti pensati per arginare i rincari energetici, i quali, stanno nuovamente mettendo in difficoltà le numerose realtà economiche che solo da pochi mesi hanno ripreso a pieno regime le attività.