Italia quarta in Europa per crescita dei pagamenti digitali nel 2024
Osservando il trend del cashless in Italia in relazione alle tendenze internazionali, lo Stivale si conferma nazione senza contanti non solo per quanto riguarda il turismo, ma in quasi tutti i settori merceologici, soprattutto se messa in relazione agli altri Stati europei. Con il +23,2%, l’Italia è quarta in Europa per aumento di transazioni senza contanti dal 2023 al 2024, percentuale anche più alta delle grandi economie europee come Germania, Francia e Regno Unito. Per quanto riguarda lo scontrino medio digitale cashless, invece, si posiziona con 34,2€ a metà tra il ticket più basso dell’Ungheria (14,6€) e quello più alto della Svizzera (52,8%), ma registrando una netta diminuzione rispetto all’anno precedente: -7,6%.
L’Osservatorio Europa Cashless 2024 di SumUp ha analizzato i dati sui pagamenti con carta nei vari stati europei per evidenziare dove aumentano di più le transazioni e diminuiscono gli scontrini, segno di una maggiore predisposizione dei consumatori a pagare cashless anche le piccole spese. Lo studio, inoltre, fornisce una panoramica sull’andamento dei pagamenti digitali nelle province italiane, da Nord a Sud, ed evidenzia quali sono i settori in cui aumentano di più le transazioni senza contanti.
Europa cashless: le nazioni in cui si paga di più con carta
L’analisi delle transazioni digitali in Europa mostra come nel 2024 il cashless sia cresciuto in tutto il continente, assumendo particolare rilevanza in alcune delle economie più in crescita: in cima alla Top 10 delle nazioni in cui si paga di più con la carta ci sono la Lettonia e Cipro che, rispettivamente, hanno visto crescere i pagamenti senza contanti del +36,8% e del +33,6%. Il terzo posto è una conferma, la Svezia (+27,1%), dove l’utilizzo della carta è ormai una prassi anche per piccole spese. L’Italia si posiziona quarta con +23,2% di pagamenti rispetto al 2023, seguita da Lituania (+22,4%), Spagna (+20,6%) e Austria (+19,8%). Chiudono la classifica Bulgaria (+18,8%), Lussemburgo (+18,7%) e Belgio (+18,3%).
Pagamenti digitali in Europa: dove crescono meno
È interessante osservare come alcune delle economie più forti d’Europa non mostrino una crescita rilevante del cashless: Germania e Francia si posizionano al 16° e 17° posto con un aumento delle transazioni del +15,5% e +13,9%, mentre Svizzera e Regno Unito occupano la 25° e 26° posizione con una crescita di solo il +6,9% e +5,6%. Per trovare le nazioni meno cashless d’Europa bisogna guardare a Est: l’Ungheria mostra un aumento dei pagamenti del +4,2%, la Polonia del +3,7% e la Romania del +2,1%. In coda alla classifica c’è la Grecia, con +0.4%.
Gli scontrini cashless più bassi e più alti in Europa
Sono gli ungheresi a fare registrare lo scontrino medio digitale cashless più basso d’Europa con 14,6€. Seguono, sul podio, i cechi (16,8€) e i lettoni (17,3€). Al quarto posto ci sono i polacchi (19€), appena prima degli estoni (21,1€) e dei britannici (21,2€). La classifica dei ticket medi più bassi d’Europa prosegue con Olanda e Slovacchia (entrambe 21,6€), Malta e Spagna (entrambe 22,4€).
La nazione con lo scontrino medio più alto, invece, è la Svizzera con 52,8€ di media a cui fanno seguito Romania (44,4€), Austria (39,3€) e Lussemburgo (38,8€). Germania (38€), Norvegia (36,2€) e Finlandia (34,4€) precedono l’Italia, che in 9° posizione chiude la classifica dei ticket più alti d’Europa (34,2€), appena prima del Portogallo (31,2€).
L’andamento dello scontrino cashless: dove diminuisce e dove aumenta
Guardando ai Paesi che hanno fatto registrare la più consistente diminuzione del valore del ticket medio digitale dal 2023 al 2024, in testa c’è la Svezia con -24,5%, a cui seguono Bulgaria (-13%), Lettonia (-12,2%) e Cipro (-10,8%). La seconda metà della classifica, invece, si apre con Portogallo (-10,7%), Malta (-9,5%) e Grecia (-7,8%). In 8° posizione c’è l’Italia, dove dal 2023 al 2024 lo scontrino medio digitale è sceso del -7,6%. Chiudono Lussemburgo (-6.6%) e Estonia (-6,2%).
Nel 2024 il ticket è aumentato solo in sette nazioni in tutta Europa, registrando un andamento opposto alla media del continente: in testa c’è la Polonia con una crescita del +20,5%, seguita da Danimarca (+6,2%), Romania (+4,3%) e Norvegia (+3,2%). Minimo l’aumento dello scontrino in Regno Unito (+2,8%), Ungheria (+1,8%) e Svizzera (+1,4%).
L’Italia senza contanti: le province dove crescono di più le transazioni
Nel 2024 tutte le province d’Italia hanno registrato un aumento delle transazioni cashless: fa eccezione solo Isernia con una flessione del -6,81%. Guardando, invece, alla Top 10 delle province in cui i pagamenti senza contanti sono cresciuti maggiormente in testa c’è Ancona con +56,8% seguita da Alessandria (+36,6%) e Pordenone (+36,1%). Il Sud Italia compare in 4° posizione con Benevento (+33,7%), mentre al 5° posto si colloca Prato (+33,5%). Chiudono la classifica Rovigo (+32,8%), Palermo (+31,8%), Roma (30,9%) e le vicine Frosinone e Viterbo (entrambe +30%).
Quali sono le province italiane con gli scontrini cashless più bassi
Tra le 10 province italiane che nel 2024 hanno registrato il ticket medio cashless più basso, al primo posto c'è il Sud Sardegna con 27,4€. Seguono Genova con 28€ e Livorno con 28,2€. Al quarto posto di nuovo la Sardegna con Oristano (28,6€), al quinto Lodi (28,8€), al sesto Bologna (29€). Nella seconda parte della Top 10 si posizionano Brindisi (29,4€), Cagliari(29,5€), Taranto (29,6€) e Ferrara (30,4€).
Lo scontrino cashless in Italia: dove cresce e dove diminuisce
Guardando alle province d’Italia dove si registra la diminuzione più significativa del ticket medio digitale, in testa ci sono a pari merito Grosseto e Pordenone con un calo del -15,1%. Al terzo posto si colloca Avellino (-14%), al quarto Brindisi (-13,6%), al quinto Matera (-12,5%). Sesta posizione per Prato (-12%), a cui seguono Alessandria e Rovigo (entrambe con -11,9%). Chiudono la classifica Piacenza e Pescara, rispettivamente con un calo dell’11,8% e dell’11,5%.
Lo scontrino cashless aumenta, invece, solo in poche province: la crescita più alta è a Isernia (+2,8%), seguita da Pesaro/Urbino (+2,3%). Il ticket cresce di poco anche a Bolzano (+1,5%) e Aosta (+0,7%).
I settori in cui nel 2024 gli italiani pagano di più con carta
Tra i merchant il cui business nel 2024 ha fatto registrare l’aumento più consistente di pagamenti cashless ci sono i galleristi d’arte con il +150,8% di transazioni. In seconda posizione fanno la loro comparsa i negozi di fiori, attività tradizionalmente legate al contante, che invece vedono crescere i pagamenti digitali del +79,7%. Aumentano le transazioni anche presso le gioiellerie (+63,6%) e gli avvocati (+54,2%). Tra gli esercenti che in questi anni si confermano particolarmente ricettivi al trend del cashless ci sono anche le edicole (+39,4%) e i bar e club (+35,1%). Crescita del +34,5% per le librerie e del +34,2% per i trasporti, mentre a registrare un aumento meno sostenuto, ma costante, sono catering e delivery (+33,7%), parchi divertimento (+33,1%), lavanderie (+32,1%), agenzie di viaggio (+28,1%) e caffè e ristoranti (+27,8%).
Da SumUp soluzioni cashless per l’Europa e l’Italia senza contanti
I dati dell’Osservatorio Europa Cashless di SumUp evidenziano una crescita dei pagamenti senza contanti in tutta Italia, da Nord a Sud, mentre le percentuali nazionali risultano particolarmente interessanti se confrontate al resto dei paesi europei: è il segno che, anno dopo anno, gli esercenti di tutti i settori - come si evince anche dalla crescita uniforme e trasversale negli ambiti più disparati, dalle gioiellerie ai negozi di fiori - hanno saputo innovarsi, digitalizzando la propria attività tramite soluzioni innovative in grado di rendere più smart l’esperienza di acquisto dei consumatori.
SumUp, partner finanziario di oltre 4 milioni di esercenti in 36 mercati nel mondo, è a fianco degli esercenti di tutta Europa che si stanno dotando di strumenti digitali per ricevere pagamenti più velocemente e gestire le attività in maniera integrata attraverso un ecosistema completo di soluzioni.
Un esempio è SumUp Cassa Lite, registratore di cassa digitale pensato per aiutare i piccoli commercianti a ottimizzare con facilità la gestione del proprio punto vendita: questa soluzione consente ai business di dimensioni ridotte di gestire le transazioni in modo facile ed efficiente grazie a un’interfaccia professionale e intuitiva, che permette la gestione di varie attività dentro il punto vendita (registrazione dei pagamenti con carta e in contanti, organizzazione del catalogo degli articoli, monitoraggio delle entrate).
Un altro strumento innovativo è Tap to Pay su iPhone, la soluzione di pagamento che consente ai merchant SumUp di accettare con facilità e in sicurezza tutte le tipologie di pagamenti contactless, tra cui carte di credito e di debito, Apple Pay e altri wallet digitali, senza la necessità di alcun hardware o dispositivo fisico aggiuntivo: per utilizzare questa soluzione, infatti, è sufficiente un iPhone (modello XS o più recente) su cui installare l’app gratuita SumUp iOs e creare un account aziendale. Tap to Pay su iPhone garantisce inoltre sicurezza e privacy integrate nell’iPhone per tenere al sicuro i dati delle attività e dei clienti.
Infine, ideale per i negozi più piccoli che hanno un flusso di cassa molto rapido è il Conto Aziendale: si tratta di una soluzione totalmente gratuita e configurabile in un paio di click che permette di inviare, ricevere e gestire denaro in maniera semplice e veloce trasferendo gli incassi sul conto in 24 ore anche nei giorni festivi, effettuare bonifici istantanei gratuiti e utilizzare la carta SumUp per prelevare contanti e pagare online o in negozio.
Nota metodologica
L’Osservatorio Europa Cashless di SumUp è stato realizzato confrontando i dati sulle transazioni senza contanti effettuate nel 2024 con quelli relativi al 2023, a livello europeo, nazionale, provinciale e nei diversi settori merceologici. La ricerca ha analizzato il numero medio di transazioni effettuate senza contanti e lo scontrino medio digitale per ogni commerciante attivo che utilizza i servizi SumUp. Per confrontare lo scontrino medio digitale nelle varie nazioni europee è stata usata come valuta comune l’euro (€) convertendo le monete nazionali secondo il tasso di cambio presente al momento dell’analisi (dicembre 2024). Il campione è rappresentato da 25.000 esercenti, italiani ed europei, parte della base utenti di SumUp.