Quanto costa aprire un’attività: la guida completa
E se fosse possibile aprire un’attività spendendo pochissimo?
Se stai storcendo il naso a questa ipotesi, comprendiamo bene i tuoi dubbi: in fin dei conti, un nuovo business comporta sempre un importante investimento economico, e richiederà la giusta pianificazione e un piano lungimirante.
Se aprire un’attività senza soldi ti sembra impossibile, con il giusto ingegno potrai perlomeno cercare di ridurre i costi previsti, investendo le tue risorse solo in ciò che è davvero necessario.
Ma quali sono le voci di spesa di cui tener conto quando decidi di cominciare una nuova avventura imprenditoriale? Quanto puoi aspettarti di spendere concretamente per la tua attività, e quali sono i modi per risparmiare il più possibile?
Se anche tu hai questi dubbi, non temere: in questo articolo ti spiegheremo nel dettaglio quanto costa aprire un attività in Italia, per chiarirti le idee e consentirti di cominciare questo nuovo percorso sapendo esattamente cosa ti aspetta.
Quanto costa aprire un’attività commerciale: tutte le spese da considerare
Naturalmente, sulla base del tipo di attività che vorrai inaugurare, l’investimento iniziale varierà in maniera significativa: qualcuno potrebbe riuscire ad aprire un’attività con 5000 euro, qualcun altro dovrà invece far fronte a spese iniziali decisamente più salate.
In questo articolo cercheremo quindi di fornirti una panoramica il più chiara e completa possibile dei costi attesi. Prima di parlare di cifre e numeri, però, partiamo più in generale dalle categorie di spesa: quali saranno i vari costi da sostenere per la tua attività?
Aprire un’attività: tutti i costi fissi da sostenere
Per chiarezza, partiamo dai cosiddetti costi fissi, ossia le spese che non varieranno in funzione del volume della tua attività, ma andranno sostenuti indipendentemente dalla sua produttività:
Affitto o acquisto del locale: naturalmente, la prima spesa fissa sarà legata al locale commerciale che ospiterà la tua attività. Il costo dei locali potrebbe variare notevolmente sulla base della posizione, della dimensione, del tipo di contratto e di eventuali spese condominiali o tasse locali.
Attrezzature e forniture: se hai deciso di aprire un’attività, dovrai provvedere all’acquisto di tutto il materiale necessario, quali computer, macchine, mobili e attrezzature di sicurezza. La qualità e la durata dei prodotti, nonché eventuali spese di manutenzione e riparazione straordinarie o regolari, avranno un impatto importante su questa specifica categoria di spesa.
Costi del personale: dovrai inoltre prendere in considerazione lo stipendio di eventuali dipendenti, nonché le tasse e i contributi previdenziali e assicurativi. In questo caso, a fare la differenza non sarà solo il numero di dipendenti necessari, ma anche la loro qualifica e il livello di specializzazione richiesto.
Spese legali e contabili: all’apertura della tua attività dovrai naturalmente assicurarti di rispettare tutti gli obblighi legali e fiscali. Le spese da tenere in considerazione saranno quindi legate alla costituzione della società (ad esempio per aprire partita IVA), alla registrazione del marchio e a eventuali consulenze contabili e commerciali.
Quanto costa aprire un’attività in Italia? Le spese variabili
Naturalmente, non dovrai solo considerare i costi fissi, ma anche quelli variabili, ossia le spese che varieranno regolarmente in funzione del volume di affari. In altre parole, tali costi aumenteranno o diminuiranno in base alla produzione o alle vendite dell'azienda.
Tra le spese variabili dovrai considerare:
Materie prime e materiali di produzione: se sceglierai di aprire un bar o un ristorante, ad esempio, dovrai acquistare le materie prime e i materiali necessari per la preparazione degli alimenti. In generale, qualsiasi percorso tu scelga di intraprendere, molto probabilmente dovrai “rifornirti” di nuovi materiali con regolarità. Naturalmente, il costo delle materie prime varierà in base alla quantità di beni che vorrai produrre.
Spese per la vendita: se hai intenzione di vendere prodotti o servizi, dovrai considerare anche le spese legate alla pubblicità, al marketing e alla promozione di ciò che offrii. Anche in questo caso, i costi potranno variare a seconda della quantità di vendite che intendi generare e, naturalmente, del budget a tua disposizione.
Spese di spedizione e di gestione degli ordini: se vendi online, dovrai naturalmente considerare le spese legate alla spedizione e alla gestione degli ordini, come le spese di imballaggio e di trasporto. Se vuoi saperne di più, leggi il nostro articolo su come aprire un negozio online.
Costi di manutenzione e riparazione: come ti abbiamo spiegato, se utilizzi macchinari e attrezzature per la produzione dovrai considerare anche i costi di manutenzione e riparazione, che naturalmente varieranno in base alla frequenza di utilizzo delle varie attrezzature.
Lettore di carte SumUp: la soluzione per risparmiare sulle transazioni
Tra i numerosi costi variabili che dovrai prendere in considerazione nella tua nuova attività sono incluse anche le spese per la gestione dei pagamenti da parte dei clienti, che varieranno in base al numero di transazioni effettuate e in base alle commissioni per ciascun pagamento.
Se sei alla ricerca di un modo per abbattere i costi per i pagamenti tramite POS, non possiamo che consigliarti i lettori di carte SumUp: oltre ad avere modo di scegliere tra tre modelli diversi sulla base delle tue esigenze e del tuo volume d’affari, potrai depennare completamente le spese per la gestione del POS dalla lista dei costi fissi.
Hai capito bene: il tuo lettore SumUp non comporterà alcuna spesa fissa, ma solo una commissione competitiva per ogni transazione andata a buon fine. In altre parole, pagherei solo se riceverai pagamenti!
Parliamo di numeri: quanto costa aprire un’attività?
Ora che abbiamo ben chiare le varie categorie di spesa da tenere in considerazione se sceglierai di aprire un’attività tutta tua, vogliamo provare a fornirti dati concreti che possano aiutarti a comprendere al meglio le eventuali spese che puoi aspettarti.
I costi fissi per aprire un’attività in Italia
Il nostro consiglio? Armati di carta e penna e di calcolatrice, così potrai fare una stima dettagliata di tutti i costi fissi che stiamo per presentarti:
Affitto o acquisto, arredamento e attrezzature: come abbiamo già detto, il costo dello spazio per il tuo locale potrà variare di molto sulla base di diversi fattori. In generale, se deciderai di prendere in affitto un locale commerciale, potrai aspettarti una spesa compresa tra i 500 e i 3000 euro al mese, mentre per l'acquisto di un locale dovrai mettere in conto un investimento tra i 50.000 e i 500.000 euro. Anche il costo per l’arredamento e le attrezzature varierà molto in funzione della tua attività, attestandosi in media tra i 3.000 e i 20.000 euro.
Costi amministrativi e assicurativi: tali spese includeranno tutti gli oneri fiscali, amministrativi e burocratici. In generale, potranno variare tra i 1.000 e i 5.000 euro. Se deciderai di sottoscrivere un’assicurazione commerciale o professionale, potrai aspettarti di spendere dai 500 ai 2.000 euro all'anno.
In generale, quindi, per l’apertura della tua attività dovrai mettere in conto costi fissi tra i 5.000 e i 30.000 euro, a seconda del tuo settore, delle tue esigenze e del tuo budget.
Chiaramente, la nostra è solo una stima approssimativa, e la tua specifica situazione potrà rivelarsi molto diversa, soprattutto in caso decidessi di acquistare direttamente il tuo nuovo locale commerciale.
Quanto costa aprire un’attività? Stima dei costi variabili
Appurati i possibili costi fissi per la tua nuova attività, passiamo ora alle spese variabili che potresti aspettarti di affrontare.
Naturalmente, in questo caso fornire delle stime accurate si rivelerà doppiamente difficile: in primo luogo – come abbiamo già ampiamente ripetuto – il tipo di attività farà davvero la differenza in merito ai possibili costi da sostenere.
In secondo luogo, i costi non fissi potranno variare enormemente di settimana in settimana o di mese in mese, dipendendo in maniera significativa dal rendimento della tua attività.
Possiamo in ogni caso provare ad abbozzare una possibile stima, precisando naturalmente che le nostre indicazioni vogliono semplicemente essere indicative:
Costi per le materie prime: per un'attività di ristorazione, ad esempio, i costi delle materie prime potrebbero variare dal 25% al 40% del prezzo di vendita dei prodotti: vendendo un piatto a 10 euro, potrai mettere in conto una spesa da 2,5 a 4 euro per gli ingredienti.
Costi di produzione: anche i costi di produzione potranno variare in maniera significativa. Ad esempio, per un'azienda manifatturiera i costi di produzione potrebbero includere la materia prima, la manodopera, l'energia elettrica, i costi di manutenzione, la logistica, ecc. In generale, la percentuale sul prezzo finale di vendita si attesta tra il 50% e l 80%.
Costi di trasporto e consegna: se l'attività prevede la consegna di beni ai clienti, ci saranno sicuramente dei costi variabili per il trasporto e la consegna, che cambieranno in base alla distanza, alla dimensione e al peso del prodotto. In generale, i costi di trasporto e consegna possono oscillare tra il 5% e il 10% del prezzo di vendita dei prodotti.
Costi per apertura attività: conclusioni
Siamo giunti alla fine della nostra guida ai costi per l’apertura di un’attività.
Come avrai ormai compreso, ogni situazione varierà enormemente, e sarà quindi complesso fornire stime esaustive per uno specifico caso.
Il nostro consiglio, quindi, è di provare a valutare attentamente le uscite attese, così da decidere con la massima tranquillità se sia il caso di richiedere finanziamenti per aprire un'attività oppure se disponi di tutte le risorse necessarie per il tuo nuovo viaggio imprenditoriale.