Dropshipping - Cos'è il dropshipping?
Il dropshipping è una forma di e-commerce che non prevede che il venditore gestisca il magazzino ma si accordi con il produttore/fornitore.
Leggi maggiori informazioni su come funziona un e-commerce.
Il dropshipping è un particolare tipo di e-commerce (quindi vendite online) che funziona senza un magazzino ma tramite un accordo tra il venditore e il fornitore.
Il venditore può guadagnare un importo fisso o una percentuale sul costo di vendita della merce.
Come funziona il dropshipping?
Un'attività in dropshipping si basa su un sito o piattaforma attraverso cui i clienti possono ordinare uno o più beni effettuando il relativo pagamento.
Il produttore e il venditore stringono un accordo in cui il produttore ha la piena responsabilità del prodotto (e di eventuali danni) e vengono indicati i termini, costi e condizioni di spedizione.
Questo ordine viene poi inoltrato al produttore o fornitore che si occupa di fornire il bene spedendolo al cliente.
Come impostare e avviare un'attività in dropshipping?
Un'attività di dropshipping ha quindi bisogno di una buona strategia di marketing, SEO (Search Engine Optimization) e promozione, così da attirare clienti insieme alla collaborazione con dei fornitori che siano in grado di occuparsi di tenere sotto controllo la produzione, la conservazione dei prodotti e la relativa spedizione.
Dal punto di vista fiscale, avviare attività come drop shipper richiede:
L'apertura della partita IVA con codice ATECO 47.91.10, ovvero vendita al dettaglio di prodotti via Internet
L'iscrizione al Registro delle Imprese e alla Gestione INPS commercianti
La presentazione della SCIA, ovvero la Segnalazione Certificata di Inizio Attività
La scelta del regime fiscale
Tutte queste operazioni possono essere effettuate tramite la Comunicazione Unica da inviare alla Camera di Commercio.
Vantaggi del dropshipping
Il dropshipping è conveniente per venditori e produttori, poiché permette ad entrambe le parti di concentrarsi sugli aspetti in cui hanno maggiori competenze.
Il venditore si può concentrare sulla ricerca dei clienti e la promozione del sito senza dover incorrere in costi iniziali importanti, mentre il produttore può aumentare le vendite grazie alla pubblicità e occuparsi solo di produzione e spedizione.
L'acquirente ha a disposizione un'ampia scelta di prodotti e può facilmente confrontare i prezzi.
Altri punti importanti riguardano la possibilità di gestire la tua attività ovunque tu sia grazie al fatto che tutto ciò di cui hai bisogno è la connessione a Internet, una grande varietà di fornitori e prodotti da poter vendere.
Svantaggi del dropshipping
Nonostante i vantaggi del dropshipping siano numerosi, devi considerare alcuni aspetti che potrebbero essere degli svantaggi di questo modello di vendita.
Tra questi:
Il volume dei guadagni che potrebbe essere minimo nel caso in cui tu non abbia un fornitore di cui ti possa fidare per gestire gli ordini che ricevi, o nel caso in cui non gestisca un volume di ordini tale da avere degli sconti sulla merce
Il fatto che vendi diversi marchi non ti permette di creare un tuo marchio e hai un rischio più alto di essere rimpiazzato da un concorrente con dei prezzi più bassi
La relazione tra il tipo di prodotti che scegli e il livello dei prezzi. Se scegli di vendere prodotti di aziende internazionali facilmente reperibili i tuoi guadagni potrebbero essere molto ridotti poiché il livello di concorrenza è alto e devi competere per il prezzo più basso
Fatturazione per il dropshipping
Le regole di fatturazione per il dropshipping sono analoghe a quelle per l'e-commerce: il dropshipper (fornitore o produttore) emette una fattura per i prodotti venduti tramite la piattaforma di e-commerce, che registra questa fattura nel registro degli acquisti e nelle vendite o corrispettivi.
Nel caso in cui le parti interessate dalla transazione siano residenti in Paesi diversi, si fa riferimento alle regole delle operazioni triangolari IVA ovvero le operazioni in cui:
Ci sono 3 diverse parti appartenenti a stati diversi comunitari o extracomunitari
Vengono effettuati due contratti diversi per i beni
I beni vengono trasferiti una sola volta (questo significa che i beni passano dal fornitore all'acquirente senza passare per il venditore (o intermediario di vendita) che gestisce la piattaforma e-commerce.
Le vendite online vengono considerate sullo stesso piano delle vendite per corrispondenza, per cui non viene richiesta l'emissione di scontrino o ricevuta fiscale.
La fattura viene emessa solo in seguito a richiesta del cliente al momento dell'acquisto.
La fatturazione delle operazioni triangolari varia in base alle parti interessate e al luogo in cui risiedono.
Di seguito analizziamo i 3 casi possibili.
Operazione triangolare nazionale
In questo caso il venditore e il fornitore sono entrambi italiani mentre il cliente è un soggetto passivo in un altro Paese europeo.
Dal punto di vista fiscale:
La transazione tra venditore e fornitore italiani non è imponibile secondo l'art. 58, comma 1, del D.L. n. 331/93 (triangolazione). Questo rapporto viene così configurato solo se i beni vengono consegnati o spediti in un territorio diverso da quello italiano
La transazione tra il venditore e l'acquirente straniero non è imponibile come da art. 41, comma 1, del D.L. 331/93 (cessione intracomunitaria)
Operazione triangolare comunitaria
In questo caso il venditore è italiano mentre fornitore e cliente risiedono in due stati europei diversi.
Dal punto di vista fiscale:
La relazione tra il fornitore e il venditore si configura come acquisto intracomunitario secondo l'ex articolo 38, del D.L. n. 331/93. La fattura di acquisto viene dunque emessa in reverse charge ovvero senza IVA che deve essere poi integrata con il valore nazionale dal venditore italiano (che ha acquistato i beni per venderli al cliente attraverso l'e-commerce)
La relazione tra venditore e acquirente europeo viene identificata come cessione intracomunitaria secondo lo stesso articolo della transazione precedente e certificata da una fattura in reverse charge che non riporta l'IVA
Operazione triangolare extra-comunitaria
In questo caso il venditore è italiano, il fornitore extra-europeo e il cliente europeo.
Dal punto di vista fiscale:
Il venditore riceve una fattura dal fornitore extra-comunitario
Il venditore deve emettere una fattura fuori campo IVA secondo l'art. 7 del DPR n. 633/72 e sarà poi compito del cliente europeo pagare l'IVA al momento dell'importazione