Fattura split payment - Cos'è la fattura split payment?
La fattura con split payment è una fattura verso la Pubblica Amministrazione dove l’IVA non viene incassata da chi emette la fattura.
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Lo split payment, o scissione dei pagamenti, è stato introdotto dalla Legge di Stabilità del 2015 per facilitare il recupero erariale dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) e combattere le frodi fiscali.
Lo split payment consiste nell’emettere fatture escludendo l’IVA dall’importo finale e riportando la dicitura della scissione dei pagamenti.
In questo modo, la Pubblica Amministrazione (PA) che riceve la fattura saprà quanta IVA deve versare all’Erario e chi emette la fattura non incasserà l’IVA ma solo l’importo al netto dell’IVA.
Chi deve emettere fatture con split payment
Le fatture con split payment sono fatture verso la PA, quindi fatture elettroniche.
Tutti i soggetti passivi d’IVA che emettono fattura PA hanno l’obbligo di split payment.
Questo comporta che i soggetti esclusi dall'obbligo di fatturazione elettronica e dall’applicazione dell’IVA in fattura, non ricadano sotto l’obbligo di split payment.
Per quanto riguarda i soggetti a cui si può emettere una fattura con split payment, sono esclusi:
Enti privati o privatizzati
Aziende speciali
Enti pubblici economici
Agenzie fiscali
Enti ed istituti di ricerca
Ordini professionali
Autorità amministrative indipendenti e agenzie
A partire dal 14 luglio 2018, i lavoratori autonomi sono stati esclusi dall’obbligo di split payment verso la PA essendo già soggetti alla ritenuta d'acconto.
Le piccole imprese e microimprese sono svantaggiate dall’obbligo di split payment verso la PA perché limita la liquidità che hanno nel corto termine.
Operazioni escluse dalla fattura split payment
Le fatture con split payment devono prima di tutto essere in formato XML, quindi fatture elettroniche, in quanto verso la PA, e devono essere soggette all’IVA.
Le operazioni escluse da scissione dei pagamenti sono quindi:
Le operazioni assoggettate a regimi speciali che non riportano l’IVA in fattura
Cessioni di beni o servizi per i quali si applica il reverse charge
Le spese non certificate da fattura (ricevuta e scontrino fiscale)
I regimi forfettari ed i commercianti al dettaglio, per esempio, non ricadono sotto questo obbligo in quanto i primi non applicano l’IVA in fattura e gli altri emettono scontrini fiscali o ricevute.
Fattura split payment elettronica su SumUp Fatture
Perchè la fattura verso la PA con split payment sia valida deve essere in formato elettronico.
Questo equivale a dire che deve essere compilata in formato XML, mandata al Sistema di Interscambio (SdI) con il codice destinatario appropriato e deve avere inseriti il codice CIG e CUP (nel caso non siano presenti il programma inserirà 0).
La PA riceverà la fattura e dovrà in seguito confermare manualmente, mandando un messaggio che certifica la presa visione della fattura consegnata tramite il SdI.
Vediamo come si compila su SumUp Fatture, il nostro programma di fatturazione elettronica:
Va inserito il cliente selezionando la categoria appropriata, in questo caso PA
Se si possiede si deve inserire il documento di riferimento, oltre al codice CIG e CUP
In fondo alla fattura va scelto “Split Payment” come tipo di esigibilità IVA
A questo punto otterremo un file XML simile alle fatture elettroniche normali. Nel conto finale si potrà notare che non compare l’IVA nel netto da pagare.