Scontrino fiscale - Cos'è uno scontrino fiscale?
Uno scontrino fiscale è un documento alternativo alla ricevuta fiscale che viene emesso per la vendita di beni o servizi dai commercianti al minuto.
Leggi maggiori informazioni in merito alla fatturazione.
Uno scontrino fiscale è un documento che indica il corrispettivo ricevuto dai commercianti al minuto in locali aperti al pubblico.
Chi deve emettere uno scontrino fiscale?
Sono obbligati a emettere scontrini fiscali tutti coloro che effettuano delle operazioni imponibili e non sono tenuti a emettere fatture ma a certificare i corrispettivi.
In questa categoria rientrano:
I commercianti al minuto che vendono beni in luoghi aperti al pubblico (ovvero quelli in cui si può liberamente entrare durante gli orari di apertura)
Gli alberghi e i locali che vendono cibo e bevande in pubblici esercizi
Chi fornisce servizi in locali aperti al pubblico, come ambulante o a casa dei clienti
Prestazioni di credito assicurativo e simili
Esistono alcuni tipi di attività che sono esonerati dall'emissione dello scontrino.
Che informazioni deve includere uno scontrino fiscale?
Uno scontrino fiscale deve includere:
La ragione sociale e il nome e cognome dell'emittente
Il numero di partita IVA dell'emittente
L'ora e la data di emissione
Il numero dello scontrino
Il logotipo fiscale e il numero di matricola della macchina usata per produrre lo scontrino
I corrispettivi parziali
Sconti o correzioni
Subtotali (se ci sono sconti o correzioni che modificano i corrispettivi parziali)
Rimborsi (se il caso lo richiede)
Totale dovuto in evidenza
Quando emettere lo scontrino fiscale?
Per i beni lo scontrino fiscale va emesso nel momento in cui viene pagato il corrispettivo quando il bene viene consegnato.
Per i servizi, invece, nel momento in cui viene terminata la prestazione. Nel caso in cui questo momento non corrisponda con quello del pagamento ma sia precedenete a quest'ultimo, è necessario indicare che il corrispettivo non è stato ancora pagato.
Nel caso in cui non si emetta lo scontrino, la sanzione è pari all'IVA non pagata e mai inferiore ai 516 euro.
Come emettere uno scontrino fiscale?
Lo scontrino fiscale deve essere emesso con un misuratore fiscale, un apparecchio apposito che può essere un registratore di cassa, un terminale elettronico o una bilancia elettronica con stampante, che deve essere stato approvato dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze e avere determinate caretteristiche tecniche verificate dall'apposizione di un bollo fiscale.
Scontrino di chiusura giornaliera
Per Legge, ogni commerciante deve stampare uno scontrino di chiusura al termine della giornata. Per le attività che operano in diversi turni, lo scontrino di chiusura deve essere stampato prima di mezzanotte.
Per i locali aperti anche dopo la mezzanotte, lo scontrino di chiusura giornaliera deve essere prodotto entro le 24. Per locali come teatri o discoteche, le cui attività di intrattenimento vanno oltre la mezzanotte, lo scontrino deve essere emesso al termine dell'evento riportando la data d'inizio.
Scontrino vs fattura
Come detto sopra, chi emette lo scontrino fiscale non è tenuto all'emissione della fattura, a meno che non sia il cliente a chiederlo al momento del pagamento.
Nel caso in cui venga emessa una fattura immediata al momento del trasferimento del bene o al termine della prestazione, non è necessario che si emetta anche uno scontrino fiscale. In caso contrario devi necessariamente emettere uno scontrino fiscale.
Scontrino vs ricevuta fiscale
Lo scontrino fiscale ha un valore analogo alla ricevuta fiscale. Per questo la scelta sull'utilizzo dell'uno o dell'altro documento dipende dal commerciante.
Scontrino fiscale vs scontrino elettronico
Lo scontrino elettronico è stato introdotto insieme alla fattura elettronica e fa parte delle misure messe in atto dal governo italiano contro l'evasione fiscale.
Dall'1 luglio 2019, infatti, tutti i venditori al dettaglio con un fatturato pari o maggiore di 400.000 euro sono obbligati ad emettere lo scontrino fiscale elettronico.
L’obbligo è stato poi esteso a tutti i commercianti e artigiani, senza limiti di fatturato, dall’1 gennaio 2020.
Scontrino non fiscale
Lo scontrino non fiscale è un documento non avente valenza fiscale poiché non riporta le informazioni di totali, subtotali e imposta da versare e riporta chiaramente la dicitura di scontrino non fiscale.
Questa opzione è concessa a chi lavora nel settore della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e impone l'obbligo di comunicare i corrispettivi giornalieri all'Agenzia delle Entrate entro il giorno 15 del mese successivo a quello a cui fanno riferimento i corrispettivi.
Tutti coloro che esercitano quest'opzione non devono tenere la prima nota, possono compilare il registro dei corrispettivi su base mensile e devono registrare le operazioni imponibili ai fini IVA entro 60 giorni dalla realizzazione.
Scontrino parlante
Da non confondere con lo scontrino fiscale è quello parlante. Lo scontrino parlante, infatti, è un documento emesso dalle farmacie che riporta la descrizione e la qualità delle medicine acquistate oltre al codice riportato sulla confezione di ogni farmaco e il codice fiscale della persona che utilizzerà il farmaco.
Lo scontrino parlante viene considerato come documento valido per le detrazioni delle spese medicinali nella dichiarazione dei redditi.