Vendita al dettaglio - Cos'è la vendita al dettaglio?
La vendita al dettaglio, o vendita al minuto, consiste nel vendere merce ai consumatori finali.
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La vendita al dettaglio, retail sale in inglese, costituisce una gran parte delle transazioni giornaliere che avvengono in Italia. Coloro che fanno questa attività sono detti commercianti al dettaglio o retailer, in inglese.
Questo tipo di business viene chiamato B2C, Business to Consumer, poiché è l’ultimo anello della catena di distribuzione dei prodotti, la parte che si connette col consumatore finale.
Vendita al dettaglio, i diversi casi
Le attività di commercio al dettaglio sono svariate e possono essere esercitate da singoli, come spesso accade per i venditori ambulanti, o da vere e proprie società, come possono essere i supermercati.
Esistono tre categorie principali di prodotti che vengono venduti nel commercio al dettaglio:
I prodotti alimentari, come ristoranti, venditori ambulanti e supermercati
I beni di consumo duraturo, come gli elettrodomestici, i mobili o i dispositivi elettronici
I beni di consumo comune, come possono essere i vestiti, il sapone e simili
Vendita al dettaglio, sede fissa o sede ambulante
La vendita al dettaglio può avvenire tramite un negozio fisico o un negozio virtuale.
In questi ultimi anni, la vendita al dettaglio tramite e-commerce è molto popolare perché ha dei costi di inizio molto bassi e non è limitato dall’ubicazione, potendo così raggiungere clienti in altri stati.
La vendita al dettaglio tradizionale, tramite negozi fisici, può avvenire in due modi diversi:
Tramite sede fissa, che implica alti costi iniziali. Un buon esempio è un ristorante o un negozio di abbigliamento
Tramite sede ambulante, con bassi costi iniziali e la possibilità di cambiare clientela facilmente. Di solito questo tipo di vendita è legato a fiere, festività o eventi simili
Alcuni venditori utilizzano un metodo di vendita al dettaglio misto, unendo la vendita da sede fissa alla vendita ambulante e sempre più alla vendita online.
La vendita al dettaglio e gli obblighi fiscali
La vendita al dettaglio è caratterizzata dalla relazione col cliente finale, che implica degli obblighi fiscali diversi dalle imprese che operano B2B, ovvero vendono ad altre partite IVA.
Entriamo tutti a contatto giornalmente con gli obblighi della vendita al dettaglio, ovvero la documentazione della transazione.
Un qualsiasi locale, dopo aver venduto un servizio o un prodotto ad un consumatore finale, emette uno scontrino fiscale o una ricevuta. A fine giornata l’importo di tutte le vendite giornaliere viene riportato nel registro dei corrispettivi.
Vendita al dettaglio, la fattura
Se invece il consumatore richiede la fattura, di solito la richiede per detrarre l’IVA, il commerciante al dettaglio è obbligato ad emettere fattura.
Non ci sono limiti d’importo o esenzioni di categoria di vendita al dettaglio che escludono la transazione dall’emissione della fattura sotto richiesta del cliente.
Una volta emessa la fattura, l’importo va scorporato dal totale dei corrispettivi giornalieri in modo da non contare due volte l’importo per il calcolo IVA.
Commercio al dettaglio, la fattura elettronica
Da gennaio 2019 è in vigore l’obbligo di emettere fatture elettroniche, che comprende anche la vendita al dettaglio, a meno che i commercianti al dettaglio non siano nel regime forfettario.
La fattura elettronica contiene le stesse informazioni di una fattura normale più il codice destinatario, che serve al Sistema di Interscambio (SdI) per inoltrare la fattura al cliente.
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