Come registrare l'IVA per operazioni intracomunitarie

Se vendi all'interno dell'Unione Europea, la tua fattura non deve contenere l'aliquota IVA italiana, ma deve essere registrata con reverse charge (o inversione contabile).

Questo perché l'operazione non è imponibile in Italia ma nel Paese di chi riceve il tuo bene o servizio.

Prima di tutto è necessario definire quali debbano essere considerate transazioni comunitarie.

Si definiscono come tali tutte quelle operazioni che coinvolgono due parti, entrambi soggetti passivi in due Stati europei, che scambiano un bene che deve essere trasferito da un Paese all'altro.

Se ti trovi in questa situazione e devi emettere una fattura devi considerare una serie di elementi.

Quando sono effettive le operazioni?

L'acquisto si considera effettivo quando l’acquirente entra in possesso del bene (che sia tu a occuparti della spedizione oppure sia a carico del cliente), oppure all'arrivo della fattura e il saldo del corrispettivo, se questi sono precedenti alla ricezione del bene.

Come si registra l'IVA nelle fatture di acquisto europee?

Nel caso di transazioni intracomunitarie, il dovere di contribuire l'IVA è a carico del cliente, poiché per questioni di territorialità l'aliquota applicata è quella valida nel Paese dell'acquirente.

Le fatture emesse da eventuali rappresentanti fiscali non sono valide per la contribuzione dell'IVA.

Tutti coloro che vogliono effettuare delle operazioni all'interno dell'Unione Europea devono necessariamente iscriversi all'elenco VIES (VAT Information Exchange System), ovvero il sistema di scambio di informazioni relative all'IVA, che permette di controllare la validità del numero di partita IVA per effettuare operazioni intracomunitarie.

Una volta ricevuta la fattura dal fornitore straniero, devi provvedere ad includerla tra gli acquisti ed integrarla con le informazioni necessarie emettendo un’autofattura. Questa andrà poi registrata tra le fatture emesse entro 15 giorni dal ricevimento nel mese di competenza.

La fattura viene emessa senza IVA perché non imponibile nel Paese straniero secondo la regola del reverse charge o inversione contabile.

A questa fattura dovrai poi applicare l'aliquota nazionale per quel determinato prodotto e convertire la valuta in Euro se questa è estera, come richiesto dalla Legge in materia di fatture in altra valuta.

Fatture europee di vendita

Se invece di essere il committente ti trovi nella posizione di vendita del bene o servizio, dovrai ragionare nel modo opposto.

Nella fattura che emetti dovrai riportare la dicitura non imponibile e indicare che verrà applicato il reverse charge e che sarà utilizzata l'IVA del Paese estero.

Presentare le operazioni intracomunitarie

Tutte le fatture di acquisto devono essere incluse nel modello Intrastat, ovvero la dichiarazione che riporta le operazioni intracomunitarie di vendita e acquisto effettuate da un titolare di partita IVA in un dato periodo di tempo, che deve essere consegnato entro il 25 del mese successivo alla registrazione delle transazioni.

La cadenza di presentazione è su base mensile per operazioni con valore al di sopra dei 50.000 Euro nel periodo di 3 mesi, oppure trimestrale per importi inferiori a questa soglia.