Detrazioni per lavoro autonomo: novità 2025 per le partite IVA

Pubblicato • 21/02/2025

Fiscalità e normative

Detrazioni per lavoro autonomo: novità 2025 per le partite IVA

Pubblicato • 21/02/2025

Fiscalità e normative

Quali sono le novità sulle detrazioni fiscali per i lavoratori autonomi nel 2025? Cosa cambia con la nuova Legge di Bilancio e come si calcolano le detrazioni applicabili?

A queste domande sono interessati milioni di lavoratori autonomi in Italia. Attualmente, i titolari di partita IVA sono quasi 5 milioni e circa un terzo di loro rientra nel regime ordinario

Ed è proprio a questi ultimi che ci rivolgiamo. Infatti, chi aderisce al regime forfettario non può beneficiare delle detrazioni per le spese di lavoro autonomo.

Se sei un lavoratore autonomo in regime ordinario e vuoi sapere cosa puoi scaricare nel 2025, questa guida è quella che fa per te. 

Cosa sono le detrazioni per lavoro autonomo

Prima di tutto, chiariamo cosa sono le detrazioni per i lavoratori autonomi. Si tratta di agevolazioni fiscali disciplinate dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) che permettono, a fronte di un determinato reddito, di ridurre l’IRPEF da versare allo Stato, ossia l’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Le detrazioni per il lavoro autonomo vengono calcolate prendendo come riferimento il reddito complessivo e vanno tenute separate da quelle relative ad altre tipologie di reddito, come quello da lavoro dipendente o da pensione. 

In particolare, il Testo Unico delle Imposte sui Redditi, all’articolo 13, stabilisce entro quali fasce di reddito spetta una detrazione: possono beneficiare delle detrazioni tutti i lavoratori autonomi con un reddito compreso tra 0 e 50.000 euro.

Se sei un libero professionista e rientri in queste fasce di reddito, puoi dedurre diverse spese e abbassare così la tua base IRPEF.

Tra le principali spese detraibili ci sono:

  • Spese sanitarie

  • Spese per istruzione e formazione

  • Canone d’affitto per lo studio

  • Utenze e altre spese collegate all’attività

Nel corso di questa guida vedremo più nel dettaglio tutti questi concetti e come applicarli al meglio nel 2025.

Detrazioni per lavoro autonomo 2025: i soggetti interessati 

Come anticipato, le detrazioni per il lavoro autonomo riguardano tutti i lavoratori titolari di partita IVA che operano nel regime ordinario, escludendo quindi chi aderisce al regime forfettario.

In particolare, ne possono beneficiare:

  • Professionisti titolari di partita IVA

  • Titolari di ditte individuali

  • Titolari di imprese familiari 

  • Coloro che producono reddito da lavoro autonomo in generale

Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) definisce sia i soggetti beneficiari, sia le detrazioni fiscali a cui hanno diritto. I titolari di partita IVA in regime ordinario possono ridurre la base imponibile IRPEF deducendo una serie di spese professionali.

È importante sottolineare che, se si percepisce anche un reddito da lavoro dipendente, le detrazioni per il lavoro autonomo non possono essere cumulate con quelle derivanti dal reddito da dipendente.

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Quali sono detrazioni per lavoro autonomo 

Per quanto riguarda le detrazioni fiscali per i lavoratori autonomi, la Legge di Bilancio 2025 – specifichiamolo subito – non ha introdotto sostanziali novità in merito ai soggetti interessati e agli ambiti di applicazione

Le principali modifiche riguardano il calcolo delle detrazioni, che analizzeremo nel dettaglio più avanti.

Per quanto riguarda le detrazioni standard, queste possono raggiungere un importo massimo di 1.265 euro.

Tuttavia, l'importo varia in base al reddito:

  • Per redditi fino a 5.500 euro, la detrazione massima è di 1.265 euro.

  • Per redditi fino a 28.000 euro, l'importo della detrazione può aumentare, calcolato con la formula: 500 + 765 × (28.000 - reddito dichiarato) / 28.000

  • Per chi dichiara oltre 50.000 euro, non è prevista alcuna detrazione.

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Ricordiamo che le detrazioni per il lavoro autonomo si calcolano sempre sull’imposta lorda e hanno l’obiettivo di ridurre il carico fiscale del contribuente, seguendo il principio di progressività. In altre parole, il sistema è pensato per favorire i redditi più bassi, garantendo un'agevolazione maggiore a chi ha guadagni più contenuti.

Detrazione lavoro autonomo: il calcolo

Il calcolo delle detrazioni per i lavoratori autonomi è un’operazione complessa che spetta ai commercialisti o ai professionisti del settore, i quali devono eseguire i calcoli con estrema precisione, soprattutto per i redditi superiori a 5.500 euro.

Vediamo alcuni esempi pratici:

  • Per redditi fino a 5.500 euro, la detrazione è fissa e pari a 1. 265euro.

  • Per redditi compresi tra 5.500 e 28.000 euro, la detrazione si calcola con la formula: 500 + (765 × (28.000 - reddito) / 22.500)

  • Per redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro, la detrazione si calcola con: 500 × (50.000 - reddito) / 22.000

  • Per redditi superiori a 50.000 euro, non è prevista alcuna detrazione.

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La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un’ulteriore deduzione di 50 euro per i redditi compresi tra 11.000 e 17.000 euro, un importo che va aggiunto alle formule sopra indicate.

Detrazioni per lavoro autonomo: esempio aggiornato al 2025

Vediamo ora un esempio concreto per capire meglio come calcolare le detrazioni fiscali spettanti nel 2025 per i lavoratori autonomi.

I lavoratori autonomi comprendono una vasta categoria di professionisti, come chi gestisce un business online da casa, chi lavora in una dark kitchen, chi possiede una cartoleria e molte altre attività.

Esempio 1: reddito di 40.000 euro

Supponiamo che un lavoratore autonomo abbia un reddito complessivo di 40.000 euro. In questo caso, si applica la formula prevista per redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro. La formula da applicare è:

500 × ((50.000 - 40.000) / 22.000) = 227,27 euro.

Esempio 2: reddito di 20.000 euro

Per un reddito di 20.000 euro, la formula da applicare è quella prevista per redditi tra 5.500 e 28.000 euro. La formula da applicare è:

500 + (765 × ((28.000 - 20.000) / 22.500)) = 772,67 euro.

Detrazione effettiva e giorni lavorati

È importante specificare che la detrazione effettiva deve essere proporzionata ai giorni lavorati nell’anno. Ad esempio, se si è lavorato per 300 giorni, il calcolo sarà:

Detrazione calcolata × (giorni lavorati / 365).

Questo permette di ottenere la detrazione effettiva spettante in base ai giorni di attività lavorativa.

Detrazione lavoro autonomo: novità 2025 per i forfettari 

Sebbene non sia l'oggetto principale di questo paragrafo, è interessante notare le novità introdotte per i regimi forfettari

Questi lavoratori autonomi, infatti, non hanno accesso alle detrazioni calcolabili come i professionisti nel regime ordinario, ma la Legge di Bilancio 2025 ha comunque introdotto delle modifiche rilevanti.

Una delle principali novità riguarda la soglia di reddito per accedere al regime forfettario. La Legge ha innalzato la soglia di reddito, permettendo a chi guadagna fino a 35.000 euro (anche se ha reddito da lavoro dipendente o assimilato nell'anno precedente) di accedervi.

Se il reddito supera questa cifra, non è più possibile beneficiare del regime forfettario.

Inoltre, c'è una riduzione dei contributi previdenziali per i nuovi lavoratori autonomi che si iscrivono al regime forfettario. 

In particolare, per coloro che si iscrivono alla Cassa Artigiani e Commercianti, è prevista una riduzione del 50% dei contributi da versare all'INPS durante i primi 36 mesi di attività.

Un altro aspetto importante riguarda l'imposta sostitutiva del 15%. Ora questa imposta viene applicata sul reddito netto, che tiene conto della riduzione dei contributi previdenziali versati. Questo porterà a un ulteriore risparmio fiscale per chi rientra nel regime forfettario.

Detrazioni per  lavoro autonomo: in conclusione 

In conclusione, le detrazioni per il lavoro autonomo rappresentano sicuramente un aiuto importante che lo Stato mette a disposizione per abbassare la base imponibile e per detrarre spese rilevanti, come quelle nel settore sanitario e per l’acquisto di attrezzature e beni strumentali necessari per l'esercizio dell'attività.

Abbiamo visto che queste detrazioni seguono un schema progressivo, con l’obiettivo di agevolare i redditi più bassi.

Anche se non ci sono novità sostanziali rispetto al 2024, l'introduzione di una detrazione aggiuntiva di 50 euro per i redditi compresi tra 11.000 e 17.000 euro rappresenta un chiaro impegno del governo italiano nel sostenere le fasce di reddito medio-basse, fornendo loro un ulteriore aiuto fiscale.

FAQ sulle detrazioni per lavoro autonomo

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