Hai mai sentito parlare dei codici natura di esenzione IVA? Sai quando si utilizzano, quali sono i principali e cos’è il codice IVA forfettario?
Se sei titolare di un’attività imprenditoriale o libero professionista, probabilmente il tuo commercialista si occupa di questi aspetti.
Tuttavia, conoscere meglio il tema dell’esenzione IVA può aiutarti a gestire in modo più efficace il tuo business.
Questo è particolarmente utile quando si tratta di fatturazione elettronica, dove è necessario indicare, di volta in volta, il codice di esenzione IVA corretto per l’operazione che stai effettuando.
Che cos’è l’esenzione IVA
Partiamo dall'inizio: vediamo cos’è e cosa si intende per esenzione IVA. Si fa riferimento a operazioni economiche particolari in cui non viene addebitata l’IVA, ovvero l'imposta sul valore aggiunto.
È la legge a stabilire quali sono le operazioni in cui non è necessario applicare l’IVA. In generale, rientrano tra queste:
Prestazioni sanitarie
Attività culturali
Alcune tipologie di servizi finanziari
Alcune operazioni immobiliari
Ma veniamo alla parte che probabilmente ti interessa di più: se aderisci al regime forfettario, quindi il tuo fatturato annuo non supera 85.000€, non devi applicare l’IVA sulle fatture che emetti.
Questo rappresenta un vantaggio economico per chi ha ancora un reddito da lavoro medio-basso.
Ogni volta che vendi un servizio o una prestazione con regime forfettario, utilizzi il codice di natura 4, che identifica le operazioni effettuate ai sensi della Legge 190/2014 (relativa ai regimi forfettari non soggetti a IVA).
Attenzione però questo sistema semplifica la gestione fiscale, ma ha anche un lato negativo: non puoi detrarre l’IVA sugli acquisti effettuati.
Quando si usa il codice natura IVA?
Come abbiamo visto, il codice natura IVA deve essere inserito ogni volta che compili una fattura elettronica. Ogni fattura emessa ha un relativo codice IVA, che dovrai selezionare nella schermata dedicata.
Le principali opzioni tra cui scegliere sono:
Operazioni soggette a IVA con aliquota ordinaria o ridotta
Operazioni esenti IVA: codice N4
Operazioni non imponibili: codici N3.x
Operazioni escluse dal campo IVA: codici N2.x
Operazioni in reverse charge: codici N6.x
Per tutte le operazioni soggette a IVA, dovrai semplicemente selezionare l’aliquota corretta. Quella standard è del 22%, ma per alcune operazioni può essere ridotta al 10% o al 4%.
Se sei in regime forfettario – un regime adottato da molti professionisti e titolari di ditte individuali – ogni volta che emetti una fattura dovrai indicare il codice Natura 2.2 (operazioni non soggette a IVA, altri casi).
È fondamentale conoscere il codice natura IVA corretto da applicare a ogni operazione, poiché questo garantisce una trasmissione corretta dei dati nel Sistema di Interscambio (SDI) e ti permette di compilare in modo preciso le varie dichiarazioni annuali IVA.
Differenza tra codice IVA ordinario e codice natura IVA
È importante conoscere alcune differenze terminologiche, perché spesso si tende a fare confusione su concetti chiave. Una distinzione fondamentale da comprendere è quella tra il codice ordinario e il codice di esenzione IVA.
Codice ordinario: si riferisce a tutte le operazioni che, in Italia, sono soggette a IVA, applicando l’aliquota standard del 22%, l’aliquota ridotta del 10% o l’aliquota super-ridotta del 4% (riservata a beni di prima necessità). In questo caso, l’IVA viene applicata in fattura, pagata dal cliente e poi versata all’erario dal fornitore.
Codice di natura IVA: riguarda operazioni che rientrano nel campo di applicazione IVA, ma che non prevedono l’addebito dell’imposta. Tra queste, come abbiamo visto, ci sono le operazioni esenti (codice N4), ma anche altre situazioni, come alcune operazioni di detrazione IVA sugli acquisti o di reverse charge.
Conoscere queste differenze è essenziale per una corretta compilazione della fattura elettronica, evitando errori nella gestione dell’IVA.
Principali codici natura IVA
Esistono moltissimi codici di esenzione IVA, ma ovviamente non è compito di chi gestisce un’attività conoscerli tutti. Nella maggior parte dei casi, infatti, si utilizza sempre lo stesso codice per la fatturazione elettronica.
Alcuni li abbiamo già visti, ma ecco un elenco dei principali:
N4 → Codice generico per operazioni esenti, riferito a prestazioni sanitarie, educative e culturali.
N2.1 → Operazioni non soggette a IVA ai sensi del DPR 633/1972.
N2.2 → Operazioni non soggette, altri casi, per transazioni fuori campo IVA.
N3.1 → Operazioni non imponibili per esportazioni di beni fuori dall’UE.
N3.2 → Cessioni intracomunitarie, anch’esse non imponibili.
N3.5 → Operazioni verso esportatori abituali.
N5 → Operazioni soggette a regime del margine.
N6.x → Serie di codici per operazioni in reverse charge.
Qual è il codice IVA forfettario?
Un ultimo aspetto che merita un approfondimento è il codice IVA forfettario. Se hai seguito con attenzione, avrai già capito che ci riferiamo a tutte quelle operazioni per cui, nella fattura elettronica, non viene applicata l’IVA perché il soggetto che la emette aderisce al regime forfettario.
Il regime forfettario è un regime fiscale semplificato, introdotto dalla Legge di Stabilità 190/2014 e modificato negli anni successivi.
Oggi, possono aderire a questo regime tutti coloro che non superano gli 85.000€ annui di fatturato.
Il regime forfettario si distingue per:
Esenzione IVA sulle fatture emesse
Non è possibile detrarre l’IVA sugli acquisti effettuati
Il reddito imponibile viene calcolato applicando il coefficiente di redditività
Si applica un’imposta sostitutiva pari al 15% sul reddito imponibile
Per i primi cinque anni, l’aliquota dell’imposta sostitutiva è ridotta al 5%
Quindi, ogni volta che emetti una fattura in regime forfettario, dovrai sempre utilizzare il codice natura N2.2, che indica un’operazione non soggetta a IVA.
Non essendoci IVA, non va indicata alcuna aliquota. Ultima cosa prima di passare alle conclusioni: sei obbligato ad applicare l’imposta di bollo da 2€ sulle fatture di importo superiore a 77,47€.
Codici di esenzione IVA: le conclusioni
In conclusione, sebbene si possa pensare che i codici IVA siano una materia riservata ai professionisti, come i commercialisti, conoscerli permette di avere una visione più chiara degli aspetti fiscali della propria attività.
Ricapitolando, le esenzioni IVA si applicano solo a specifiche operazioni previste dalla legge, come quelle sanitarie, educative e culturali. Inoltre, riguardano anche tutte le operazioni emesse da chi opera in regime forfettario.
Questi aspetti sono fondamentali, soprattutto quando si decide di aprire una nuova attività, perché la scelta del regime fiscale influisce direttamente sul codice IVA da applicare in fattura e sulla gestione della propria contabilità.
FAQ su cosa sono i codici di esenzione IVA
Cosa sono i codici natura IVA e a cosa servono?
Che codice IVA ha il regime forfettario?
Come sapere quale codice IVA usare?
Quando si usa il codice N1 codice IVA?