Serve la partita IVA per vendere online? Quando ti serve, quali sono i costi, come aprirla in pochi passaggi e come gestirla?
Queste sono solo alcune delle domande che, come aspirante imprenditore, potresti porti una volta individuato il tuo business online da iniziare al più presto.
Diciamo subito che la partita IVA è necessaria per chiunque eserciti un'attività economica in Italia. Ti serve per emettere fatture e versare i contributi.
Aprire una partita IVA è un passo importante da compiere con consapevolezza. Ecco perché ti consigliamo di seguire questa guida che, passo dopo passo, ti fornirà tutte le informazioni utili per aprire la partita IVA per il tuo negozio online.
Partita IVA per vendere online: cosa sapere
Vediamo brevemente alcune informazioni preliminari assolutamente da conoscere per aprire una partita IVA per vendere online.
Come prima cosa, vediamo cos'è la partita IVA. Introdotta nel 1972 tramite DPR 600/33, è un numero composto da 11 cifre che di fatto identifica la tua attività.
La partita IVA è associata a un codice ATECO che, nel caso delle vendite online (e-commerce), è 47.91.10.
Questo codice va indicato già nelle prime fasi di apertura della partita IVA, un passaggio che può essere effettuato direttamente online.
Sempre online ti verrà chiesto di scegliere quale tipologia di partita IVA aprire. Fondamentalmente, dovrai scegliere tra:
Regime forfettario: particolarmente indicato per avviare un'attività, con un'aliquota del 5% per i primi cinque anni. Si tratta di un regime fiscale agevolato che, nel 2024, è applicabile se i ricavi non superano gli 85.000€.
Regime ordinario: da considerare se prevedi ricavi superiori già nei primi anni.
Queste sono le prime e fondamentali cose da sapere prima di aprire una partita IVA per vendere online.
Per vendere online serve partita IVA?
Per aprire un ecommerce serve la partita IVA?
La risposta è sì: aprire è obbligatorio, indipendentemente dalle entrate che prevedi di generare. Puoi aprire una partita IVA online o decidere di rivolgerti al tuo commercialista di fiducia.
Il decreto Bersani (114 del 98) in tal senso ci informa che il commercio elettronico è equiparato al commercio classico, come quello effettuato in un negozio fisico.
Aprire la partita IVA è un obbligo, indipendentemente dai limiti di fatturato. Si potrebbe pensare di evitarlo nel caso in cui si sia sotto delle soglie generalmente indicate come 5 mila euro di fatturato.
In realtà, si può evitare di aprire una partita IVA solo se non si svolge un’attività economica in maniera continuativa e abituale, ovvero se non vendi prodotti online per più di 30 giorni l’anno.
In altre parole, se vendi prodotti solo occasionalmente online, puoi evitare di aprire la partita IVA. Ma in tutti gli altri casi, va assolutamente aperta.
Vendere online con partita IVA: i passaggi
Aprire una partita IVA è tutto sommato semplice. Come riportato anche dall'Agenzia delle Entrate puoi farlo in autonomia direttamente online oppure affidarti o a un addetto dell’Agenzia, prenotando un appuntamento presso la sede a te più vicina, oppure affidandoti a un commercialista che, sotto compenso, si occuperà per te dell'intera pratica.
Ma vediamo meglio tutti i passaggi da fare per aprire una P.IVA online e gratuitamente.
1. Collegarsi al sito dell'Agenzia delle Entrate
La prima cosa da fare è collegarsi al sito dell'Agenzia delle Entrate e scaricare il modello corrispondente. Nel caso di partita IVA online, il modello da utilizzare è l'AA9/12, dedicato alle persone fisiche.
2. Registrarsi a Fisconline
Successivamente, è necessario registrarsi a Fisconline, il servizio che permette di inviare e gestire le pratiche relative alla partita IVA, compresa la compilazione e l'invio dei documenti.
3. Compilare il modello AA9/12
Il terzo passaggio consiste nella compilazione del modello AA9/12, dove vanno inserite diverse informazioni.
Tra queste ci sono la data di inizio attività, il nome e cognome, l'indirizzo, il codice ATECO che descrive l'attività svolta, e bisogna stimare e dichiarare il volume fiscale previsto.
Inoltre, si deve indicare a quale regime fiscale si intende aderire, oltre a fornire altri dati come la data di nascita e il codice fiscale.
4. Trasmettere la domanda all’Agenzia delle Entrate
Una volta completata la compilazione del modulo, non resta che trasmettere tutto all’Agenzia delle Entrate.
L'ente verificherà la richiesta e attribuirà il numero di partita IVA, composto da 11 cifre, che rimarrà invariato per tutta la durata dell'attività di vendita online
5. Iscrizione all'INPS
Dopo l’apertura della partita IVA, è necessario completare alcuni ulteriori passaggi. In particolare, bisogna iscriversi all'INPS nella gestione separata.
Questa iscrizione è necessaria perché dovrai versare i contributi previdenziali, iniziando così a maturare fondi che, in parte, ti verranno restituiti quando raggiungerai l'età pensionabile. Di solito, entro 30 giorni, risulterai regolarmente iscritto al servizio.
6. Registro attività e SCIA
Sebbene non direttamente collegato alla partita IVA, per vendere online deve anche iscriverti alla Camera di Commercio: l'iscrizione alla Camera di Commercio è obbligatoria per tutte le attività commerciali e artigianali.
Infine, presenta la SCIA. La SCIA è una dichiarazione che deve essere presentata per segnalare l'inizio dell'attività commerciale. Dovrai consegnarla all'ufficio SUAP del Comune in cui intendi svolgere l'attività.
Aprire partita IVA per vendere online: requisiti
Aprire partita IVA per vendere online richiede sicuramente tempo e pazienza. Non si tratta di una procedura complessa, ma per portarla a termine dovrai rispettare alcuni requisiti fondamentali. Per aprire una partita IVA per e-commerce, in particolare, è necessario:
Soddisfare i requisiti anagrafici: per aprire partita IVA bisogna avere almeno 18 anni e possedere la cittadinanza italiana o di un Paese dell'Unione Europea
Avere un codice fiscale valido: per aprire partita IVA, il richiedente deve possedere un codice fiscale
Svolgere un'attività commerciale: per aprire una partita IVA, il richiedente deve svolgere un'attività commerciale, artigianale o professionale
Avere un indirizzo commerciale: è necessario fornire un indirizzo commerciale dove l'attività verrà svolta. Nel caso tu voglia aprire un e-commerce da casa, dovrai inserire il tuo indirizzo di residenza o domicilio
Possedere i requisiti per vendere online: è necessario rispettare tutte le norme e le regole vigenti per la vendita online. In particolare, dovrai prestare attenzione alla normativa sulla privacy e a quella sulla protezione dei dati personali
Aprire una ditta individuale o una società: se vuoi aprire uno shop online, non potrai utilizzare una partita IVA personale. Dovrai per forza aprire una ditta individuale o scegliere uno fra gli altri tipi di società disponibili
Rispettando questi requisiti, sarà possibile aprire una partita IVA per vendere online in modo legale e conforme alle normative vigenti. Prima di presentare la tua domanda, onde evitare ritardi o errori, assicurati quindi di soddisfare tutti i punti elencati.
Partita IVA vendita online: come gestirla
Gestire una partita IVA richiede molta attenzione, poiché anche un minimo errore può creare problemi sia nella gestione della tua attività sia con il fisco.
Per una corretta gestione della partita IVA, bisogna assolutamente:
Conoscere gli aspetti fiscali
Annotare tutte le entrate e le uscite
Iscriversi all'INPS
Ricordarsi di versare i contributi
Presentare la dichiarazione dei redditi all'Agenzia delle Entrate
Se decidi di vendere i tuoi prodotti anche all'interno della Comunità Europea, è necessario iscriversi al VIES. Anche in questo caso, l’iscrizione può essere effettuata direttamente online.
Inoltre, consigliamo di aprire un conto corrente. Un conto corrente separato è essenziale per gestire al meglio le entrate e le uscite generate dalle vendite online.
Oggi esistono molti conti correnti facili da utilizzare, anche gratuiti, che ti permettono di tenere separate le spese personali da quelle dell'attività.
Quanto costa una partita IVA per vendere online?
Il costo per aprire di una partita IVA per vendere online è pari a zero. Puoi aprirla in modo facile sia online in autonomia che presso una sede dell'Agenzia delle Entrate.
Le spese da sostenere arrivano in seguito. Se hai aderito al regime forfettario, dovrai versare annualmente un'imposta pari al 5% per i primi cinque anni (successivamente del 15%) applicata sul reddito imponibile moltiplicato per il coefficiente di redditività associato al tuo codice ATECO.
Oltre a ciò, i costi sono di tipo contributivo. Come abbiamo visto, dopo l'iscrizione alla gestione separata dell'INPS, dovrai versare contributi fissi e variabili.
I contributi fissi ammontano a circa 3.850€ annui, indipendentemente dal reddito generato fino a 15.953€. Superata questa soglia, si aggiunge il 24% del reddito che eccede tale importo.
È quindi importante calcolare bene per mantenere la sostenibilità della tua attività, tenendo conto dei contributi INPS obbligatori.
Non ci sono altri costi significativi da considerare. La fatturazione elettronica è generalmente gratuita se effettuata direttamente dal sito dell'Agenzia delle Entrate, mentre potrebbe esserci una commissione se decidi di utilizzare software di terze parti.
Come fatturare con una partita IVA per ecommerce?
La gestione delle fatture e degli adempimenti fiscali è un aspetto cruciale per chi apre una partita IVA per vendere online.
In generale, la normativa esonera l'imprenditore dall'emissione del documento commerciale per la vendita online, il quale comunica gli incassi al cassetto fiscale dell'Agenzia delle Entrate in via telematica.
Per chi vende online, quindi, si presentano questi due casi:
Vendita a clienti privati: fattura non obbligatoria e prevista solo su richiesta del cliente.
Vendita a clienti aziendali: fattura obbligatoria.
Dall’entrata in vigore della fatturazione elettronica, il 1° gennaio 2019, anche i gestori di ecommerce hanno l'obbligo di compilare la versione digitale delle vecchie fatture.
Se non sai come emettere una fattura elettronica, sappi che esistono diverse app dedicate che ti guideranno nella compilazione.
Tra queste, ti consigliamo:
Le fatture elettroniche sono, sostanzialmente, delle fatture in formato digitali che forniscono molti più dettagli sulle operazioni effettuate e che hanno il doppio obiettivo di ridurre il consumo di carta e combattere l'evasione fiscale.
Aprire partita IVA per vendere online: e adesso?
Una volta aperta la partita IVA, inizia la vera attività economica. Come abbiamo visto, vendere online con la partita IVA è semplice: per ogni vendita, ti basta emettere una fattura e ricevere i pagamenti sul tuo conto corrente dedicato.
La vera sfida, se vogliamo, è riuscire a far funzionare il negozio online in un mercato molto competitivo.
Sarai quindi l'imprenditore di te stesso, e starà a te scegliere i giusti prodotti da vendere online, decidere le spedizioni, assicurarti che questi prodotti siano integrati, implementare più metodi di pagamento, garantire un servizio clienti disponibile per ogni necessità e stabilire politiche di resi e rimborsi.
La vera difficoltà consiste proprio nel gestire questi aspetti, che richiedono un negozio online ben strutturato, aggiornato e ricco di contenuti, ottimizzato per i motori di ricerca.
Rilevanti sono anche le attività di marketing che deciderai di intraprendere su Internet, fondamentali per farti conoscere. Servono dunque competenze diversificate; l'impegno non è certo minore rispetto alla gestione di un negozio fisico.
Con le informazioni presenti nelle nostre guide online, siamo certi che troverai tutto ciò che ti aiuterà a gestire al meglio il tuo e-commerce subito dopo aver aperto la partita IVA.
Cosa serve per vendere online: in conclusione
In conclusione, avviare la partita IVA è obbligatorio per regolarizzare le proprie vendite online, soprattutto se svolgi attività in modo abituale e continuativo.
Come abbiamo visto, il procedimento è semplice: dopo aver individuato il codice ATECO, basta compilare il modulo fornito dall'Agenzia delle Entrate, iscriversi alla Camera di Commercio, aprire le posizioni previdenziali e iniziare l'attività.
È fondamentale gestire bene la partita IVA per vendere online, mantenendo separate le spese e assicurandosi di fare tutto ciò che è necessario per gestire al meglio il proprio e-commerce.
Questo include aggiornare regolarmente i prodotti, garantire numerosi sistemi per i pagamenti, intraprendere attività di marketing, assicurare un servizio clienti puntuale e accertarsi che l’utente benefici di un’esperienza di navigazione ottimale. Espandersi gradualmente verso nuovi mercati è un altro passaggio assolutamente da mettere in conto.
Con questi accorgimenti, riportati in questa guida, aprire una partita IVA diventa solo il primo passo verso una carriera di successo nelle vendite online.
NOTA: Questo articolo è informativo, potrebbe contenere delle semplificazioni e non è in nessun modo da intendersi al pari di una una consulenza legale. Ti consigliamo di rivolgerti ad un professionista per qualsiasi dubbio relativo alle specifiche caratteristiche della tua attività.
FAQ sulla Partita IVA per vendere online
Si può aprire partita IVA online gratis?
Per aprire un ecommerce serve la partita IVA?
Si può vendere online senza partita IVA?
Che tipo di Partita IVA serve per vendere online?