Cos'è la SCIA: come si ottiene, chi deve presentarla e quando

Pubblicato • 05/10/2024

Fiscalità e normative

Cos'è la SCIA: come si ottiene, chi deve presentarla e quando

Pubblicato • 05/10/2024

Fiscalità e normative

La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (la S.C.I.A.) è un documento essenziale da presentare quando si vuole aprire, modificare o chiudere un'attività nel settore commerciale, artigianale o industriale. 

Come vedremo, la SCIA va presentata al comune. La documentazione funge da autocertificazione con cui si dichiara di possedere tutti i requisiti per avviare una nuova attività richiesti dalla legge, sia soggettivi che oggettivi. 

La presentazione della SCIA deve avvenire telematicamente, direttamente presso il SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive). 

A occuparsi della procedura può essere il titolare dell'attività o un professionista abilitato. 

In questo articolo vedremo nel dettaglio tutto ciò che riguarda la SCIA, partendo dal suo significato fino ai documenti necessari da presentare, passando per i costi e i tempi di presentazione.

Che cos'è la SCIA

La SCIA, acronimo di Segnalazione Certificata di Inizio Attività, è stata introdotta nel 2010 con il Decreto Legge n. 78 del 31 maggio. Ha sostituito la precedente DIA (Dichiarazione di Inizio Attività). 

Questo cambiamento ha rappresentato un importante passo avanti per semplificare la burocrazia legata all'apertura di attività economiche in Italia. 

In passato, era necessario presentare molteplici documentazioni a vari enti, mentre oggi, con la SCIA, è possibile adempiere a tutti i requisiti con un unico documento inviato a un solo ente, rendendo il processo molto più rapido. Un altro vantaggio è che non sono più previsti controlli preliminari per verificare i requisiti. 

È fondamentale ricordare che la SCIA deve essere presentata obbligatoriamente prima dell’avvio dell'attività.

L'assenza della SCIA, infatti, potrebbe esporre l'impresa a sanzioni o, nel peggiore dei casi, alla sua chiusura.

In sostanza, grazie alla SCIA, ogni imprenditore ha la possibilità di aprire una nuova attività a norma di legge semplicemente presentando questo documento. Lo stesso vale anche per chiudere, modificare o trasferire l'attività. 

È fondamentale sottolineare l'importanza di dichiarare il vero, poiché si tratta di un'autocertificazione. Una volta presentata, sarà poi verificata dalla Pubblica Amministrazione competente, che effettuerà i controlli necessari per accertare la presenza dei requisiti dichiarati.

Chi deve fare la SCIA

Se hai deciso di lanciarti nel mondo dell'imprenditoria, magari per aprire una srl, saprai ormai bene quanto la burocrazia sia complessa. 

In particolare, come abbiamo visto, la SCIA è uno tra i documenti più importanti da ottenere.Sai però chi deve presentare la SCIA?

Le attività soggette alla SCIA sono numerose e coprono diversi settori economici. In particolare, devi presentare la SCIA se sei titolare di una delle seguenti attività:

  • Commerciali: rientrano nella categoria le attività che si occupano di somministrazione di alimenti e bevande, di commercio al dettaglio e online

  • Produttive e Artigianali: fanno parte della categoria parrucchieri, tatuatori e altre attività artigianali

  • Turistiche: rientrano in queste attività i bed and breakfast e le altre strutture di accoglienza turistica

  • Agricole: fanno parte della categoria le coltivazioni, gli allevamenti e le altre attività legate all'agricoltura

  • Edilizie: la SCIA è richiesta anche in ambito edilizio, in caso di manutenzione straordinaria, ristrutturazione e ripristino di un immobile

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Chi non deve presentare la SCIA inizio attività

Diverse attività professionali, artigianali o commerciali non sono obbligate a presentare la SCIA. In particolare, non è richiesta per attività di deposito o magazzino, per l'apertura di studi professionali, o per enti pubblici come scuole e ospedali. 

Anche i liberi professionisti che svolgono attività intellettuali, come avvocati, programmatori o social media manager, sono esenti da questo obbligo. 

La SCIA va invece presentata per l’apertura di negozi fisici o e-commerce, attività artigianali come parrucchieri ed estetisti, nonché attività di ristorazione o servizi come B&B, bar o ristoranti.

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Quanto costa la SCIA

Per lanciare il proprio business, come ben saprai, è fondamentale tenere d'occhio ogni spesa. Dai costi iniziali a quelli di gestione, ogni voce ha il suo peso, compresa la spesa della SCIA. 

Come ogni altro processo burocratico, infatti, anche la richiesta di SCIA ha un costo associato. In generale, il range di spesa per la presentazione della SCIA oscilla tra 250€ e 1.000€. Si tratta però di una stima, poiché diversi fattori influenzano questo costo. 

Innanzitutto, il comune in cui decidi di avviare la tua attività può avere tariffe diverse, a seconda delle proprie politiche e regolamenti. Inoltre, se scegli di affidarti a un intermediario per garantire che la tua SCIA sia compilata correttamente, dovrai anche tenere conto del suo compenso.

Nonostante possa sembrarti una spesa considerevole, è essenziale ricordare l'importanza di una SCIA ben redatta. 

Una presentazione corretta e completa potrebbe risparmiarti tempo e denaro in futuro, evitando ritardi o potenziali sanzioni. Non sottovalutare quindi l'invio della SCIA e, se non ti senti sicuro, chiedi il supporto di un professionista.

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Presentazione SCIA

Vediamo ora passo dopo passo come presentare la SCIA. Il primo passaggio è collegarsi al sito Impresa in un giorno

Da qui, inserisci il nome del comune per accedere direttamente al SUAP del comune dove l'attività si svolgerà.

Una volta all'interno del portale, nella sezione servizi on-line, devi trovare il servizio dedicato alla presentazione della SCIA. PagoPA mette a disposizione vari modelli scaricabili per verificare le informazioni da inserire.

Compilare i documenti per la SCIA 

È richiesto ora di scaricare e compilare la scheda anagrafica, dove inserire nome, cognome, codice fiscale, indirizzo PEC e altri dati, così come informazioni relative all’impresa, al comune e ai recapiti. 

Un esempio di scheda anagrafica è messo a disposizione dalla Pubblica Amministrazione Online. Successivamente bisogna compilare varie sezioni in cui si dichiara l’inizio dell’attività. Tra le varie informazioni da inserire ci sono: 

  • Data di avvio attività 

  • Indirizzo 

  • Dati catastali 

  • Orari e giorni di apertura  

Da notare che nel caso di un trasferimento o ampliamento, ci sono sezioni specifiche in cui inserire le informazioni necessarie. Altri documenti che potrebbero essere richiesti sono: 

  • Planimetria del locale: una rappresentazione dettagliata del locale in scala 1:100, che deve includere i dati catastali, dettagli sul proprietario e sul conduttore, l'ubicazione e la superficie totale. Questa deve essere certificata da un tecnico abilitato

  • Asseverazione tecnica: un documento che tratta degli aspetti edilizi del locale. È fondamentale che venga firmata digitalmente sia dal tecnico responsabile che dal legale rappresentante dell'impresa

  • Certificato di agibilità: rilasciato dall'Ufficio Tecnico Comunale, certifica che il locale è idoneo all'uso per cui è destinato

  • Copia del contratto di affitto: fondamentale nel caso in cui l'attività si svolgerà in un immobile in affitto

  • Iscrizione partita IVA: si tratta di una prova dell'identità fiscale della tua attività

  • Attestato di soggiorno: qualora tu abbia un permesso di soggiorno, dovrai allegarlo alla richiesta 

  • Iscrizione alla tariffa rifiuti: dimostra la tua conformità con le normative locali relative allo smaltimento dei rifiuti

  • Iscrizione registro delle imprese: assicura che la tua attività sia ufficialmente riconosciuta e registrata a livello nazionale

Questi requisiti possono variare in base al comune e alla specifica attività che intendi avviare.Le successive sezioni richiedono di compilare: 

Dichiarazione dei requisiti di onorabilità

Questa sezione è dedicata alla dichiarazione del possesso dei requisiti di onorabilità. Il sottoscritto dichiara di non trovarsi in condizioni previste dalla legge come condanne o sentenze definitive.

Dichiarazione dei requisiti professionali

Nel caso ad esempio di attività come bar o ristoranti, è obbligatorio dichiarare il possesso dei requisiti professionali, come aver seguito un corso per la somministrazione di alimenti.

Dichiarazioni aggiuntive

In questa sezione si conferma il rispetto delle normative urbanistiche, igienico-sanitarie e di destinazione d'uso.

Privacy e allegati

La penultima sezione riguarda l’informativa sulla privacy, dove firmare e inserire l’indirizzo PEC. 

L’ultima sezione è dedicata agli allegati come la dichiarazione del legale, documenti di identità, impatto acustico e l'attestazione di pagamento di oneri e diritti previsti dal comune.

Firma Digitale 

Una volta completata la procedura guidata e ottenuto il modulo telematico della SCIA, dovrai firmare digitalmente sia il modulo che tutti gli allegati richiesti. 

La firma può essere apposta dall’imprenditore stesso o dall’intermediario delegato, a seconda di chi presenta la SCIA.

Entro 60 giorni dalla presentazione, la tua SCIA sarà esaminata con attenzione dal SUAP e da altri enti responsabili del controllo. Questa fase di verifica ha lo scopo di assicurarsi che tutte le informazioni fornite siano corrette e che gli allegati richiesti siano presenti

Se il SUAP identifica qualsiasi incongruenza o mancanza di documentazione, ti verrà inviata una richiesta per integrare le informazioni mancanti o correggere quelle errate. Presta quindi attenzione in fase di compilazione se vuoi evitare ritardi e problemi!

Quali lavori si possono fare con la SCIA

Esistono fondamentalmente due tipologie di SCIA che potrebbero creare confusione. La prima è la SCIA per:

  • Avvio

  • Spostamento di sede

  • Chiusura dell'attività

Di questa abbiamo già parlato: serve ad autocertificare il possesso dei requisiti morali e professionali per aprire una nuova attività, sia essa nel commercio, produzione o servizi. 

La SCIA va presentata all'inizio dell'attività e può essere inoltrata dal futuro titolare dell'impresa o da un professionista abilitato.

È importante non confondere questa SCIA con la SCIA edilizia, disciplinata dal Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/01). Questa tipologia riguarda i lavori come:

  • Manutenzione straordinaria

  • Restauro

  • Modifiche alla volumetria dell’immobile

La SCIA edilizia va presentata, ad esempio, se nel tuo locale decidi di rifare il solaio, installare un montacarichi, un ascensore, delle scale o costruire muri di contenimento. 

Anche in questo caso, la SCIA va presentata telematicamente e autorizza a portare a termine i lavori entro tre anni.

Differenza tra CILA e SCIA

Rimanendo nell'ambito della dichiarazione di inizio attività edilizia, è importante sapere la differenza tra SCIA e CILA. Entrambi sono tipi di segnalazioni che devono essere inviate per interventi edilizi, ma differiscono per tipologia e ambito di applicazione. La SCIA, come abbiamo visto, va presentata per:

  • Lavori di manutenzione straordinaria

  • Restauro

  • Modifiche alle strutture portanti degli edifici

La CILA, invece, è una dichiarazione da presentare quando si effettuano interventi minori, come:

  • Rifare l'impianto elettrico

  • Rifare l'impianto idraulico

  • Ridistribuire gli spazi interni senza modificare le strutture portanti.

Per la SCIA è necessario un documento redatto da un tecnico, geometra o ingegnere, che attesti la conformità dei lavori. Pertanto, la differenza principale tra CILA e SCIA risiede nella tipologia di lavori intrapresi:

  • CILA: manutenzione straordinaria non riguardante la struttura.

  • SCIA: lavori di rilevanza e tipo straordinario.

In entrambi i casi, il consiglio è di rivolgersi a un professionista che possa fornirti indicazioni su procedure, costi e tempistiche.

Cosa succede senza SCIA

Se si apre un'attività o si avviano lavori di opere edilizie senza presentare la SCIA, si incorre in sanzioni di tipo pecuniario, come stabilito in Gazzetta Ufficiale

Aprire un esercizio commerciale senza SCIA o perdere i requisiti comporta l’immediata chiusura dell'attività e una sanzione variabile dai 2.500 ai 15.000 euro

Per quanto riguarda le opere edilizie, in assenza di autorizzazione, si rischia anche qui una sanzione pecuniaria di importo simile. 

Se le autorità dovessero accertare che c'è stata una violazione o un intervento non autorizzato, l'attività può essere chiusa per un periodo massimo di 20 giorni.

Per tutti gli interventi visti in questi articoli, la presentazione tardiva della SCIA può comportare una sanzione pecuniaria fissa di 516 euro. 

È importante notare che la mancata presentazione della SCIA non comporta una sanzione di tipo penale; non si commette un reato, ma si è soggetti solo a sanzioni amministrative.

FAQ sulla SCIA

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